ABBA – Bjorn Ulvaeus al media summit dell’ EBU conferma la reunion e due nuove canzoni

ABBA – Bjorn Ulvaeus al media summit dell’ EBU conferma la reunion e due nuove canzoni

Durante la conferenza del 10 Aprile scorso, Bjorn Ulveaus, autore dei più grandi successi degli ABBA assieme a Benny Andersson,  e produttore di musical, ha confermato che ci sarà la reunion della band che ha segnato la storia della musica moderna.

Bjorn precisa che sarà uno spettacolo tributo e che verrà messo in scena questo autunno, la particolarità e che vedremo i componenti, Agnetha Faltskog, Benny Andersson ,  Björn Ulveaus, e Anni-Frid Lyngstad in versione ologrammi, per realizzare le loro figure in modo realistico sono arrivati esperti della Silicon Valley,
ci saranno i nuovi ”ABBAtars” (avatar) sul palco, come gli ha definiti lo stesso Bjorn.

Lo show verrà trasmesso in contemporanea in America tramite NCB America in collaborazione con la BBC e in Europa stanno prendendo accordi con le televisioni nazionali e con EBU (European Broadcasting UnionL’Unione europea della radiodiffusione, è un ente che associa diversi operatori pubblici e privati del settore della teleradiodiffusione su scala nazionale, e organizza l’Eurovision song contest ).

Ma Bjorn Ulveaus va oltre e non parla solo del nuovo spettacolo e della reunion virtuale, nel suo discorso vi sono molti elementi politici sulla sua visione delle emittenti pubbliche e su questioni inerenti alla fiducia che queste devono dare, come ultimo baluardo contro le notizie false.

Bjorn inizia il suo discorso con la vincita all’Eurovsion song contest del 1974 con la canzone ”Waterloo”

[…Ma, che trampolino di lancio era. L’Eurovision Song Contest è una grande questione. Alcune persone vogliono renderlo meno di un grande affare. Aggrottano le sopracciglia e guardano dall’alto in basso e dicono che è superficiale e privo di un profondo significato e quindi, dicono, non appartiene ai media del servizio pubblico.

Sono certo che non vi sorprenderà quando dico che non sono d’accordo. Sarebbe, naturalmente,  stupido iniziare questo discorso davanti a questo pubblico criticando l’Eurovision Song Contest, ma a parte questo, onestamente non sono d’accordo perché penso che l’ESC sia esattamente ciò che i Media del Servizio Pubblico possono e debbano essere. È divertente, ampio e inclusivo. E nessuna rete commerciale potrebbe mai farlo come  l’EBU. Direi che, in tutta la sua gloria, quelle ore luminose di divertimento in qualche modo ci danno un senso di europeità, se c’è una parola del genere, se non c’è, dovrebbe esserci…]

[…Sono spudoratamente grato di essere nato in questa parte del mondo, in questa Europa, dove, nonostante tutte le battute d’arresto con guerre e altre atrocità, i filosofi greci e romani, il Rinascimento, la rivoluzione scientifica, l’Illuminismo e molto, molto di più ha aperto la strada alle democrazie liberali e secolari in cui viviamo oggi. Non voglio dire che sono orgoglioso, perché avevo ben poco a che fare con il modo in cui è stata sviluppata questa storia europea, ma dirò che mi ritengo fortunato di poter godere dei benefici.

Devo ammettere che non ero sempre un fan del servizio pubblico.]

Bjoron inizia a parlare di alcune emittenti televisive Svedesi che per fare audience tendono ad alterare la realtà, infatti dice […Lo trovo molto inquietante e preoccupante. E come sembra, la fiducia è su una china scivolosa? Beh, naturalmente ci sono molte ragioni, ma penso che si possa essere che l’accanita competizione con le emittenti commerciali a volte può portare, diciamo, ad una diversa ambizione giornalistica. Un’ambizione per rendere ogni programma, qualunque sia il contenuto, ampio e divertente.

Recentemente ho avuto un’esperienza che mi ha terrorizzato. Ero io stesso l’obiettivo e quello che vedevo dall’interno era SVT – Swedish Television – che si comportava come un tabloid. Uno spettacolo chiamato “Mission Scrutiny”. Mi hanno intervistato, quindi sapevo per certo che avevano tutti i fatti rilevanti disponibili in questa particolare questione, ma hanno scelto di selezionare solo quelli che corrispondevano ad una loro visione preferita. E hanno dipinto un’immagine falsa, in cui ero un personaggio decisamente losco. Chiaramente per massimizzare le visualizzazioni e i clic…]

Inoltre richiama ad una maggiore attenzione sui rischi a un ritorno di ideologie autoritarie […Ma come diciamo alle generazioni più giovani che sembrano pronte a sperimentarle ancora? Per provare ancora una volta le stesse ideologie inutili.
Abbiamo bisogno di teL’educazione civica nelle trasmissioni pubbliche è sempre stata al centro del progetto democratico europeo. Certamente, quando sono cresciuto. A volte avrei potuto trovarlo noioso, ma era sempre lì. E so che lo è ancora, ma ora ci sono così tante altre cose in competizione con questo. Ciononostante, è di fondamentale importanza che la radiodiffusione pubblica non cessi mai di evidenziare e dimostrare ancora una volta che le alternative ideologiche alla democrazia liberale, dal fascismo al comunismo e dall’autocrazia alla teocrazia, sono oggi abominevoli come lo erano nel passato…]

Il Discorso di Bjorn Ulveaus non ha mezzi termini, e mette in guardia sui rischi che le società europee stanno correndo in questi tempi e della fondamentale importanza di un servizio pubblico che non cerca solo share e audience ma che prova a dare messaggi  veri e ricordare cosa è stata l’Europa prima di diventare l’Unione Europea. Fonte EBU

Video originale dell’ Eurovision song contest del 1974

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: