Il Corpo Docenti – intervista alla rock band indie sul nuovo EP ”Scivoli” e le novità sui prossimi concerti

Il Corpo Docenti è una rock band fondata nel 2017 formata da Luca Sernesi – batteria, Lorenzo Manenti – voce e chitarra e Federico Carpita – basso. Il loro EP di debutto ‘’Scivoli’’ è uscito nel 2018 contiene 5 tracce – track list: 1 Silenzio, 2 Per niente, 3 Canzone per Litigare, 4 Il Muro, 5 Scvioli
-Il Corpo Docenti nasce nel 2017 e dalla vostra biografia si legge che Luca Senesi si è aggiunto quando Federico Carpita e Lorenzo Manenti avevano già iniziato la registrazione di due brani. Il vostro incontro è avvenuto attraverso conoscenze comuni o la frequentazione della stessa scena musicale indie rock?
Ci siamo conosciuti all’università! Federico, che suonava con Luca in un’altra situazione, stava iniziando a scrivere con Benzo (Lorenzo) i primi brani. Un giorno si è provato a far venire Luca in saletta a suonare sui pezzi e da li abbiamo sentito che stava nascendo qualcosa di forte.
-L’EP Scivoli è stato creato nell’arco di un anno: la composizione musicale e dei testi è stata realizzata con l’apporto di idee di tutta la band?
Fondamentalmente si: i testi vengono scritti da Benzo e/o da Federico i quali, oltre alle parole, scrivono anche parte della musica. Una volta in saletta la canzone viene plasmata dandogli una struttura, aggiungendo
o togliendo parti e ritoccando i testi per far sì che convinca tutti e tre.
-Ascoltando il disco, “Il Muro” è uno dei brani che sembra avere un testo meno immediato rispetto agli altri dell’EP Scivoli, ‘’’…Tutto ciò che hai visto non è solo un brutto sogno ti sentivi meglio nello stomaco del letto…’’ e poi ‘’Pensi che i problemi non siano le crepe ma la polvere che le ricopre. Anche l’ancora più salda si piegherà alla sabbia che cade.’’ Come è nata questa canzone?.
“Il Muro“, come tante delle nostre canzoni, è nata su un treno, probabilmente in direzione verso Modena. Siamo passati accanto ad un muro che sembrava infinito e ciò ha ispirato Fede. Questo pezzo rappresenta un po’ la nostra metafora della vita. Quando si è piccoli, capita di scambiare i momenti cupi per brutti sogni. Crescendo ti devi inevitabilmente confrontare con la società e ti rendi conto che forse si stava meglio a piangere nel letto. La parte finale della canzone parla fondamentalmente della vecchiaia e di come tutte le persone, forti o deboli che siano, si piegano allo scorrere del tempo.
-Questo inverno avete già avuto modo di esibirvi e presentare live l’Ep di debutto: i vostri fans/supporter come hanno accolto il vostro primo lavoro? Che tipo di feedback avete avuto?
La prima parte del tour è andata molto bene e “Scivoli” ci ha permesso di inserirci nel sottobosco della scena indipendente italiana.
La risposta del pubblico è stata parecchio calorosa e non ce lo aspettavamo. Vedere sotto al palco persone che cantano i nostri pezzi, per noi è già un ottimo traguardo.
-Sono già state pubblicate le date del nuovo tour: ci saranno delle novità nei vostri concerti?
Assolutamente si! Abbiamo da poco terminato le registrazioni dei primi provini del nuovo disco, che stiamo scrivendo con il Divi de “I Ministri” e sicuramente inseriremo qualcosa in scaletta. C’è stata una grande crescita
compositiva e siamo parecchio curiosi di vedere la reazione del pubblico.
Le nuove date del tour:
Sabato 9 Marzo Arci Scuotivento Monza
Venerdì 15 Marzo Latteria Molloy Brescia
Sabato 23 Marzo La Tenda Live Modena
Giovedì 25 Aprile Piazza della Repubblica Gorgonzola
Sabato 27 Aprile Musici per Caso Piacenza
Martedì 30 Aprile Arci Chinaski di Sermide
Venerdì 10 Maggio Spazio Ligera Milano