Franco Mussida è famoso per essere un virtuoso dello strumento nonché membro fondatore della Premiata Forneria Marconi. Ha firmato molti dei loro più grandi successi, tra cui Impressioni di settembre e, nell’ambito dell’arrangiamento e della produzione, molti dei brani di Fabrizio De André rivisti dalla PFM. È autore di progetti musicali legati al teatro e al mondo delle arti concrete (pittura e scultura) nonché scultore egli stesso dei Padelloni. È inoltre un ricercatore nell’ambito della pedagogia artistica e della comunicazione musicale.
CPM Fondato nel 1984 da Mussida assieme all’allora presidente della Scuola steineriana di Milano, il CPM-Centro Professione Musica nasce per formare i tanti ragazzi che vogliono vivere di musica, specie nell’ambito dei linguaggi popolari e del jazz. Il cpm è uno dei capisaldi del lavoro sulla formazione di Mussida.
Nel 1987, coinvolto dal prof. Garavaglia, responsabile del gruppo di Psicoterapia del carcere di San Vittore a Milano, progetta e conduce un’iniziativa per riavvicinare i detenuti alla società. Con l’ausilio organizzativo del CPM Mussida realizza per la prima volta nel carcere un laboratorio sperimentale musicale nel raggio dei tossicodipendenti. È un’esperienza che lo segnerà molto, ma che gli darà modo di sperimentare un altro tipo di palcoscenico, che gli consentirà di vivere e utilizzare la musica sotto una luce diversa, come strumento di crescita interiore, compensazione e consolazione. Nei sette anni di lavoro anche bisettimanale svolto presso il carcere, centinaia di ragazzi hanno avuto la possibilità di “evadere” grazie alla musica, partecipando a manifestazioni anche fuori dalle mura della struttura. Questo progetto è stato poi avviato presso altre carceri della Lombardia (Pavia, Busto Arsizio, Como, Brescia, Vigevano e Monza).
Ora Franco Mussida presenta la sua terza opera letteraria il saggio
Il Pianeta della Musica
«La Musica e la persona sono una sola cosa, l’una abita l’altra e viceversa. Nonostante si amino alla follia, in fondo si conoscono davvero poco. Si usano da sempre e oggi mostrano i segni di una coppia in crisi che pare vivere insieme solo per abitudine»
Il libro racchiude anni di esperienze dirette con alunni e persone in difficoltà come i carcerati e temi più delicati come l’uso delle sostanze stupefacenti e spiega come la musica può neutralizzare queste dipendenze.
Il saggio è anche un percorso che aiuta all’ascolto consapevole della musica, è un invisibile che stimola la nostra immaginazione e ai sentimenti ci rende lieti, nostalgici, malinconici, e alle volte sofferenti.
Franco Mussida sottolinea poi che la musica non è cattiva. Ha un elemento distruttivo (sofferenza nella creazione) ma non cattivo, il godimento della sofferenza altrui non è presente nella musica. Possiamo imparare da essa, rende la nostra intelligenza emotivamente sensibile e orienta eticamente le nostre vite.
Il Pianeta della Musica – Un viaggio che lega al mondo emotivo
è ora disponibile in tutte librerie ed è accessibile a tutti.
