EAST SUNSET – intervista sul nuovo ep ”ERETICHE VISIONI”

EAST SUNSET – intervista sul nuovo ep ”ERETICHE VISIONI”

Gli East Sunset tra gennaio e luglio del 2017 completano la registrazione del loro primo EP ‘Eretiche Visioni’, pubblicato il successivo 14 dicembre. Il disco, completamente auto-prodotto, è stato mixato e masterizzato al Puzzle Factory Sound Studio di Londra, da Alberto Bassetto e Dax Liniere, con grafiche di Darco Mal Prà.

Per la prima volta su Musica est ospito un gruppo folk italiano, gli East Sunset. La band è composta da:
Alvise Gasparini banjo madolino e voce,
Marco Biancotto chitarra ukulele voce,
Matteo Trevisan armonica voce,
Pietro Cavarzeran fisarmonica
Riccardo Brotto basso contrabasso
Tommaso Cillotto chitarra e voce
Carlo Mezzalira batteria

La musica e le canzoni dell’Ep Eretiche Visioni è folk italiano ma
richiama in alcuni momenti suoni medioevali e dei Racconta Storie.
l’ispirazione da dove l’avete tratta?

Sicuramente una fonte di ispirazione molto importante deriva dai grandi cantautori italiani, come De André, Branduardi e Guccini. Ma non possiamo negare che alcuni nostri brani siano musicalmente più affini ad uno stile più moderno, avvicinabile a quello di artisti come i Mumford and Sons e The Lumineers.

I testi sono stati scritti da voi e sono particolari possiamo ascoltare brani da ‘’Giordano Bruno’’ a ‘’Galileo’’ passando per ‘’La pulzella d’Orleans’’.
C’è anche desiderio di fare divulgazione?

Lasciamo volentieri il mestiere del divulgatore ad Alberto Angela, che lo svolge peraltro egregiamente 🙂 noi semplicemente vogliamo cantare delle storie che siano in qualche modo già conosciute, ma affrontandole da un punto di vista innovativo, inusuale.
In Eretiche Visioni abbiamo voluto dare delle chiavi di lettura diverse a storie e idee di personaggi importanti, ma questa è una cifra caratteristica di questo EP in particolare; il prossimo (che stiamo registrando in questi giorni) affronterà tematiche diverse, ma non meno interessanti.

L’EP Eretiche Visione è autoprodotto, che tipo di riscontri avete avuto sul vostro lavoro dagli addetti ai lavori, produttori, case discografiche ?

Per il momento ad essere sinceri non abbiamo neanche cercato granché questo aspetto del music business, ma ci siamo più concentrati sul crescere come band e sul crearci un pubblico realmente interessato alla nostra musica. Il riscontro del pubblico è più che positivo, ci arrivano quotidianamente dei messaggi, specialmente su Instagram, che ci fanno i complimenti per le nostre canzoni, e questo ci dà una carica incredibile per andare avanti! Magari in futuro tra questi messaggi ne spunterà uno di una casa discografica…chissà!

Avete anche un’esperienza come busker, ho notato che molti giovani artisti hanno fatto la stessa esperienza, come alcuni musicisti di cui ho scritto nel mio blog Federico Baroni, Maneskin e unaband ucraina Indytronics.Dal vostro punto di vista è un’alternativa o è una necessità?

Questo progetto è nato proprio finalizzato al busking. L’idea originale era il riuscire a portare la propria musica ovunque, senza bisogno di impianti audio o palchi, per questo abbiamo adottato una strumentazione totalmente acustica. Suonare per strada è bellissimo, riuscire a coinvolgere le persone che si fermano ad ascoltare e poi magari iniziano a ballare dà una soddisfazione unica! Suonare per strada è un’alternativa, ma anche una scelta! Servono un po’ di sacrifici (in primis quelli burocratici per ottenere i permessi con procedure amministrative farraginose e costose) e tanta passione 🙂

Alle spalle avete due anni di esibizioni live che tipo di reazioni ci sono da parte del pubblico, sorpresa, divertimento?

Il pubblico reagisce diversamente soprattutto in base al contesto in cui suoniamo. Ai festival cerchiamo di mettere in scaletta pezzi più ritmati (come Galileo) per far ballare e divertire le persone; in contesti più intimistici invece il pubblico è più attento a cogliere il significato dei nostri testi e si immerge totalmente nell’ ascolto e quindi cerchiamo di concentrarci più su pezzi che rispecchino questa esigenza (come l’Oltreuomo).

Avete in programma nuovi tour per questa estate, dove possiamo vedervi ?

Questa estate abbiamo in programma qualche evento interessante:
il 15 giugno al Lido di Venezia,
il 21 giugno a Treviso alla Giornata della Musica,
il 22 giugno all’Uguale Days a Marghera (VE);
stiamo definendo un paio di date in Abruzzo
il 3 e 4 Agosto, probabilmente a Torino di Sangro e Lanciano (CH);
a metà estate suoneremo molto probabilmente a Forte Marghera a Mestre (VE), anche se dobbiamo ancora definire una data ed
il 15 settembre saremo al Vapore di Marghera (VE)
che ormai è la nostra seconda casa.

Suggeriamo a chi volesse venire a sentirci live di seguirci sui
social così da rimanere aggiornato su tutti i prossimi eventi 🙂

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Gli East Sunset nascono tra Venezia e Treviso nel dicembre del 2015, a seguito dell’incontro tra Alvise e Pietro, (ex Grocers), Marco e Tommaso (ex S.L.A.M.T) grazie al tramite di Matteo.
Dopo un primo periodo di sperimentazione e di ricerca di una sonorità identitaria e con l’innesto del sesto componente Riccardo, cominciano ad esibirsi in svariati contesti locali.
Dagli eventi di quartiere alle serate nei pub, dal busking per le strade ai palchi dei festival, gli East col tempo hanno imparato ad adattarsi a qualsiasi situazione ed esigenza, trasmettendo sempre la stessa energia.

E’ un progetto folk che propone una musica diretta, mirata al coinvolgimento del pubblico. Proponiamo canzoni da noi composte con testi in Italiano per coniugare sonorità internazionali con la lingua del nostro territorio.

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