LUPITA – intervista sul nuovo album DECISIONI DI PANCIA un’esplosione di sonorità tra Messico, Italia, Francia e UK

Intervista sul nuovo album
“DECISIONI DI PANCIA”
autoprodotto dall’artista
LUPITA
Racconta, attraverso un’esplosione di sonorità, la storia di Lupita, il suo appartenere a diverse città sparse per il mondo. Nata a Città del Messico durante il suo più catastrofico terremoto, simbolo chiave di questo disco.
L’Ollin, simbolo azteca che rappresenta il terremoto e il movimento del Sole e della Terra, è per l’artista in costante collegamento con il suo essere creativo ispirato alla forza della natura
Facciamo il giro del mondo ascoltando il tuo album, a livello linguistico prima di tutto, ma in quale idioma nascono le tue canzoni?
Le canzoni nascono nella lingua che mi ispira una certa sonorità e ritmo, ogni lingua ha la sua musicalità in base all’intenzione che voglio dare al brano. Di solito non le traduco mai, come nascono rimangono.
Con alcune lingue è più difficile comporre dei pezzi rispetto ad altre?
Non ci sono limiti nella creazione, diciamo che io preferisco scrivere ritmicamente in francese e inglese, le trovo “comode” alle mie melodie, lo spagnolo è la mia parte più passionale e allegra, essendo pero io molto malinconica diciamo che cado spesso nel francese e inglese. L’ italiano spesso mi mette in difficoltà, non ho ancora capito come mai!
La tua musica è un caleidoscopio di suoni emozionali, in tutti brani c’è una particolarità nel sound, come ad esempio To be Free, Brown Skin. Quanto è frutto delle tue origini rispetto invece a quello che hai imparato con i tuoi viaggi?
L’uno è connesso all’altro i miei viaggi sono alla fine una ricerca di noi stessi e quindi nel mio caso delle mie origini. Brown skin l’ho scritta dall’ultimo viaggio in Messico viaggio pazzesco e intenso dove sola nella mia terra ho assaporato ogni suono, colore, profumo.
Quale è stato l’incontro e/o il Paese che più ti ha ispirata?
Parigi, ha sbloccato la mia parte creativa, quando sono tornata dal soggiorno parigino avevo 22 anni nel pieno delle mie energie creative e con molta naturalezza le ho incanalate nella scrittura e creazioni di brani, incredula perché’ venivo dal mondo della danza, abbandonata per intraprendere la carriera di cantautrice.
“Mi manchi già”, il primo singolo estratto dal tuo album, è in rotazione radiofonica ed è uscito il videoclip, come mai hai scelto questo brano come primo estratto?
Primo per la lingua, in Italia volevo farmi capire nella mia lingua madre, che comunque è l’italiano e poi perché sono legata al brano per il significato, che riassunto è “ama prima te stessa”.
Ci sono in programma delle date live in Italia o all’estero?
Sono in giro tra Italia e Francia per quest’estate e forse ritorno in nord Europa in autunno ma ancora tutto in definizione.
Biografia
Camilla Guadalupe Nava Lopez, in arte Lupita, originaria del Messico, nasce in una famiglia di violinisti.Inizia la carriera come cantautrice nella sua città, Verona, per continuare all’estero il suo percorso, da Parigi agli Stati Uniti, approfondendo nuove sonorità.
Si esibisce accompagnandosi con piano e chitarra, collabora con la Fondazione del Libro e della Cultura di Torino (Salone Internazionale del Libro, Exilles Fest, Portici di carta e rassegna di 22 concerti ” Montagne dal Vivo”)
È stata ospite a vari festival tra cui: SPONZ Festival di Vinicio Capossela, Festival Biblico di Vicenza, Festival Contro di Castagnole delle Lanze (Asti) e al FLA Festival della Letteratura di Pescara con il concerto-reading “Chiedete di Camilla Lopez” che ha rappresentato il “John Fante Festival” assieme al cantautore Federico Sirianni, con il quale da oltre un anno portano in scena in tutta Italia lo spettacolo dedicato a John Fante.
Lupita crede nella spontaneità della musica, parte integrante del suo processo creativo, conservandone così intatto lo spirito multiculturale e cosmopolita. L’avere radici in molti luoghi, così distanti fra loro, le fornisce la forza e l’ispirazione necessarie per scrivere e cantare in quattro lingue.Chitarra e voce sono i pennelli con cui dipinge, attingendo a tutti i colori e le sfumature della musica.
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