A LITTLE BIT OF PRESENT
INTERVISTA AL CANTAUTORE VASCO BARBIERI
SUL NUOVO SINGOLO E VIDEOCLIP
link piattaforme stream
https://vascobarbieri.lnk.to/ALBOP
-Con il debutto discografico del brano A little bit of present il pubblico conoscerà qualcosa di più su di te, come ti fa sentire questa nuova avventura artistica?
Emozionato, timido, motivato. Poter raggiungere molte persone e confessargli cosa ho nel cuore è una bella responsabilità. Questa uscita la considero un’opportunità per dare un contributo, per fare la mia parte. Certo, mi sia potrà dire è solo una canzone, ma, in fondo, è una canzone a cambiarti la giornata.
-Ritieni che la condivisione di pensieri, anche inquieti, con le persone crei un’ empatia ?
Credo che la sincerità, a prescindere dal contenuto, sia un canale per entrare in rapporto con gli altri, e con se stessi. Mi auguro sinceramente possa provocare empatia, condivisione, senso di appartenenza. Sono convinto che comunicare ciò che si crede veramente arrivi sempre, smuove come un’onda che si allarga.
-Ti senti di raccontare la tua ‘’follia’’ ?
Per me la vita è come fare surf, sempre in bilico sulla cresta dell’onda. La mia follia è quel bisogno di osare fino all’ultimo, osare nonostante la responsabile prudenza. Certo che la vita è un’esperienza molto fragile, ma se non la esprimo fino alla sua essenza non posso dirmi vivo. Per me fare musica in questo modo significa rimettermi totalmente in gioco ogni volta, radicalmente. Come il matto di Trein de vie.

-La foto della cover è allegorica, come è nata?
Un soffritto senza carote lascia il sugo con poco sapore. Questa immagine va considerata con una sua tridimensionalità, con me in primo piano che guardo attraverso la O di ‘of” grazie a un pianoforte giocattolo e vedo tre bellissime conigliette. Capisco allora che posso continuare e l’unico modo per raggiungerle è la mia musica, per ballarci insieme.
-Nella pagina facebook della Maqueta Records è apparso il teaser del videoclip, puoi anticipare la data di uscita e raccontare il concept?
Il video uscirà venerdì 20 settembre. Il teaser serviva ad anticipare quel ‘si e no’ che è il senso del video, quella mia voglia di far parte del branco, ma alla fine non esserne del tutto convinto. Questo video racconta il mio tentativo di avvicinarmi a loro perché incuriosito dalla loro complicità sebbene, alla fine, mi renda conto che il vestirmi sempre e solo di bianco e nero non faccia proprio per me. Non voglio anticiparvi tutto, buona visione!
Videoclip A Little Bit of Present di Vasco Barbieri
-A little bit of present è il primo brano che farà parte di altre canzoni sulle stesse tematiche?
A little bit of present è l’inizio di un viaggio che si svilupperà attraverso altri brani. Il percorso comprende diverse sonorità per evidenziare una crescita e una ricerca. Le tematiche sono varie e raccontano la mia conquista di me stesso, dei miei limiti e delle mie paure. L’album, con sonorità pop rock, racconta come ho trasformato i miei limiti in punti di forza, in punti di svolta.
-Per quanto riguarda la composizione musicale, quale è stata l’idea creativa di base ?
L’energia di A little bit of present scaturisce dai valori che hanno condotto il genere Motown. Mi vengono in mente le note di Marvin Gaye e Stevie Wonder, il Rhythm and Blues di Otis Redding e Ray Charles. Quel senso di rivalsa, quel romanticismo, quell’abilità di cogliere lo straordinario nelle piccole cose. La mia canzone è un groove semplice per trasmettere la grinta indispensabile per resistere ai propri demoni.
– Ci sono degli artisti che ti stanno supportando in questo nuovo progetto artistico?
Assolutamente sì! Musicisti come Fernando Alba, cantautore dalla personalità trasgressiva, e Francesco Santalucia, poli strumentista eccezionale con cui ho avuto l’onore di lavorare, hanno senza dubbio influenzato il mio modo di fare e pensare la musica. Inoltre il contributo di Sibilla Barbieri, regista e produttrice del mio primo video, che ha saputo dare forma alla mia canzone. Loro sono degli artisti e a loro non posso che continuare a dire ‘Grazie!’.
Bio Vasco Barbieri
La prima volta Vasco Barbieri nasce il 6 agosto 1985 a Roma, la seconda dopo un coma che lo riporta allo stato iniziale, il 30 aprile 1993. A 7 anni ritorna a casa dopo il trauma con gravi danni alla vista, si avvicina al pianoforte e senza aver mai suonato prima esegue ad orecchio una canzone: da quel momento Vasco fa della musica il suostrumento principale per esprimersi e costruire il proprio mondo.
A 9 anni la famiglia decide di mandare Vasco in America per un’esperienza all’interno di una Summer Music School in Ohio, dove si avvicina per la prima volta al mondo accademico della musica classica. In età più adulta, studia 3 anni presso l’Actor Studio di Roma, dove arriva alla convinzione che la realtà sociale, come nel teatro, si componga di un gioco di ruoli e di maschere.
Nel 2013 consegue una laurea in Filosofia e si appassiona all’informatica: apre Il Pianoforte Intuitivo, un blog sulla musicoterapia e sulle potenzialità della musica in ambito fisico, psicologico e biologico. In questo periodo il cantautore si esibisce in numerosi locali della scena romana, e proprio durante uno dei suoi live viene notato dalla Maqueta Records, che decide di investire su di lui e sostenerlo nella registrazione dei suoi brani.
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