
Il Parto delle Nuvole Pesanti torna con ‘Sottomondi’, il nuovo album che racconta un’umanità caleidoscopica e senza voce, fatta di bambini, donne, immigrati ed emarginati. La band calabro/bolognese, grazie anche alla supervisione artistica e gli arrangiamenti di Tony Canto,cambia direzione e stile, rompe la gabbia della canzone dando spazio a follie e sogni lisergici, ironici e surreali. L’album, che esce con WMusic/iCompany è stato anticipato dall’uscita del singolo ‘Niente Ninna per l’uomo Ne’’, accompagnato dal videoclip di Giuseppe Bilotti e da un Trailer uscito di recente grazie al montaggio di Francesco Struffi.
Dieci brani per raccontare un’umanità maggioritaria ma senza voce, un mondo sotterraneo che a volte riemerge, come le acque di un fiume carsico. E’ il mondo dei bambini, delle donne, dei migranti, degli emarginati, dei pazzi, dei canti e delle musiche che faticano a farsi ascoltare ma che servono per vivere, resistere, e a volte cambiare…
I PRIMI APPUNTAMENTI
Presentazioni, showacse, concerti.
ecco i primi appuntamenti live per scoprire “Sottomondi”
6 dicembre 2019 – Trieste, Teatro Miela
16 dicembre 2019 – Roma, Na Cosetta
28 dicembre 2019 – Cosenza, Mood
30 dicembre 2019 – Crotone, TBA
3 gennaio 2020 – Roccella Jonica (Rc)
Il Parto delle Nuvole Pesanti ha finora realizzato 13 album, avvalendosi di importanti collaborazioni di artisti e scrittori tra cui quella con Claudio Lolli, Roy Paci, Teresa De Sio, Fabrizio Moro, Tony Canto, Carlo Lucarelli, Carmine Abate e Vito Teti.
La sua musica fonde stili e linguaggi differenti, dall’etno-rock mediterraneo degli esordi, passando per la canzone d’autore, fino all’originale world music abbracciata nell’ultimo disco Sottomondi.
Il suo live, portato su palchi importanti, sia nazionali che internazionali è un crocevia di suoni e liriche, di ironia e allegria, miscelati a momenti teatrali e a imprevedibili follie, capace di coinvolgere il pubblico in sfrenate danze e in canti corali ma anche di far riflettere sul nostro tempo e di regalare suggestioni oniriche.
Ma il progetto del Parto va oltre la musica. Nel teatro ricordiamo Roccu u Stortu e Slum e nel cinema Doichlanda, I colori dell’abbandono ed Alèteia. Di rilievo sono anche i progetti culturali tra cui La Valigia d’Identità e Terre di Musica – Viaggio tra i beni confiscati alla mafia realizzato con la collaborazione di Libera, che testimoniano il forte impegno sociale della band.