ALE ICE – “PRENDIMI LA MANO” è il primo dei quattro singoli che anticipano l’uscita di “ALESSANDRO”, il nuovo progetto pop-alternative del giovane cantautore

ALE ICE
IN DIGITAL DOWNLOAD E SULLE PIATTAFORME STREAMING “PRENDIMI LA MANO”
il primo dei quattro singoli che anticipano
“ALESSANDRO”
il nuovo progetto acustico del giovane artista bellunese
Da venerdì 15 novembre, è disponibile in digital download e sulle piattaforme streaming “PRENDIMI LA MANO” (https://backl.ink/87573565), il primo dei quattro singoli che anticipano l’uscita di “ALESSANDRO”, il nuovo progetto acustico pop-alternative di ALE ICE, il giovane artista bellunese.
«“PRENDIMI LA MANO” è la miccia che ha fatto partire questo progetto – scrive ALE ICE – La scrissi quasi due anni fa, durante l’ennesimo trasloco e la scrittura di “Nirvana Mixtape”, ma non rientrò al tempo nella tracklist perché ritenevo dovesse essere maggiormente valorizzata».
Il brano nasce dall’esigenza di Ale di esprimere i propri sentimenti in un periodo cruciale della sua adolescenza, in cui si è trovato a dover fronteggiare una delusione d’amore. La contraddizione tra il bisogno di chiedere aiuto e la voglia di farcela da solo si risolve catarticamente nella scrittura di un ritornello dalle melodie incisive, in cui l’artista cerca di ritrovare il proprio equilibrio.
“PRENDIMI LA MANO” è distribuito digitalmente da Materiali Musicali, editore e produttore di artisti emergenti del circuito MEI. Scritto da ALE ICE e composto da Francesco Perale, il brano è stato registrato, mixato e masterizzato da Gianluca Zanin presso l’Artigian Studio, Berlino.
In “ALESSANDRO” l’originaria matrice hip hop dell’artista viene declinata in una nuova chiave cantautorale di genere pop-alternative, mediante la quale ALE ICE denuncia in modo intimo e introspettivo il proprio senso di inadeguatezza nei confronti delle mode e dei costumi che la società attuale gli impone.
«“ALESSANDRO” sono io in musica – spiega ALE ICE – È un progetto che nasce volutamente minimal, spoglio da mode, e ispirato alla musica degli anni Settanta e Ottanta per concentrarsi unicamente sulla verità dell’essere se stessi. “ALESSANDRO” nasce infatti in un momento in cui guardandomi intorno non facevo altro che sentirmi inadatto, fuori posto, fuori tempo. Ormai la quantità conta più della qualità e per questo motivo ritrovare l’essenza della musica non può che voler dire ridurla all’osso, ai soli due strumenti di chitarra e voce».
Biografia, Alessandro Minichino, in arte ALE ICE, è nato a Maratea (PZ) il 03 maggio 1999. Vive i primi due anni della sua vita in un piccolo paese della provincia di Salerno ai confini con la Basilicata. È cresciuto e si è formato in Veneto, nella provincia di Belluno. Ha dimostrato fin da piccolo grande interesse per l’arte a tutto tondo, dall’attitudine al disegno alla passione per la musica, prediligendo il cantautorato degli anni Settanta e Ottanta. Crescendo ha coltivato sempre più queste passioni; ha infatti intrapreso percorsi di studio affini (liceo artistico e ora il Mita, l’accademia internazionale di tatuaggio artistico), riempiendo tutti i vuoti con la musica, il disegno e la scrittura.
A 16 anni col nome d’arte di Ale ice scrive e pubblica l’Ep “È Solo L’inizio” (2015), un lavoro prettamente rap nel quale è presente il featuring con M2k, rapper campano membro della Double Haitch Crew”. Di questo e di tutti i lavori che seguono, Alessandro cura gli artwork e le cover. Negli anni successivi incide due mixtape: “Equilibrio” (2017), dalle rime dirette, in cui riflette su un mondo ingiusto nel quale bisogna trovare posto, e “Nirvana” (2018), da cui è stato estrapolato il singolo “Tieni duro” a cui ha seguito il primo street video con la regia di Samuele Dalò. Il video di “Tieni duro” è stato poi recensito dagli Arcade Boyz, noti youtuber. Ora è in cantiere un lavoro nuovo, più maturo e distante dai lavori precedenti: “ALESSANDRO“, un progetto ispirato al cantautorato italiano, al cui interno troviamo anche la collaborazione con Simone Da Pra in “Nato fuori tempo“.
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Testo Canzone PRENDIMI LA MANO
Cambio un’altra casa ma non cambio vita,
ho capito che è meglio soli che separati in casa
e che spesso chi si ama si limita
La ricchezza separa più della povertà
e non è facile come sembra cambiare città.
Ricominciamo…
Ricominciamo lo hai detto tante volte
lasciamoci alle spalle le botte
Fra i vetri delle bottiglie rotte
amarsi non è rose e fiori come le prime cotte
scriverò strofe sulle pareti di un motel,
“23” lo hai mai visto?
se sì, sai di che parlo,
“Ma ti sei visto?” mi dici mentre sono steso sull’asfalto,
pallido, io non rispondo.
Rit.
Prendimi la mano fammi volare
così in alto che sembra il sole ci stia per scottare
così in alto da dimenticare tutti
fammi dimenticare i momenti brutti
Prendimi la mano fammi volare
così in alto che sembra il sole ci stia per scottare
così in alto da dimenticare
fammi volare
prendimi la mano
fammi dimenticare chi sono
ricordami, ci siamo, mano nella mano ci sentiamo immortali
tu dammi un paio d’ali per alzarmi in volo
per poi capire che sono solo un uomo, sì sono solo un uomo nel mondo in delirio
ricordami, a cosa miro, a cosa aspiro e perché sono ancora vivo
Redivivo, che sbaglia come un recidivo, no non sono altro
E tu portami più in alto, non farmi affogare nella mia realtà mista all’alcol
ora sto troppo in basso
ora lasciami solo, perché non ti merito
e lascia che io possa affondare e prendermi il merito
Mi rialzerò da solo, a tempo debito
Rit.
Prendimi la mano fammi volare
Così in alto che sembra il sole ci stia per scontare
così in alto da dimenticare tutti
fammi dimenticare i momenti brutti
prendimi la mano fammi volare
così in alto che sembra il sole ci stia per scottare
così in alto da dimenticare
così in alto da ricominciare