TEATRO ALLA SCALA – ROMÉO ET JULIETTE opera lirica con Vittorio Grigolo, Diana Damrau. Dal 15 al 16 febbraio

TEATRO ALLA SCALA – ROMÉO ET JULIETTE opera lirica con Vittorio Grigolo, Diana Damrau. Dal 15 al 16 febbraio

TEATRO ALLA SCALA
ROMÉO ET JULIETTE

Lorenzo Viotti, a trent’anni direttore designato dell’Opera di Amsterdam e già presente nelle stagioni delle grandi orchestre europee, debutta con un’opera alla Scala con un capolavoro del repertorio francese (la sua lingua madre) e un cast straordinario in cui alle star Diana Damrau e Vittorio Grigolo, che hanno fatto degli amanti di Verona un cavallo di battaglia, si aggiungono i beniamini del pubblico scaligero Mattia Olivieri, Sara Mingardo e Marina Viotti, premiata come miglior giovane cantante agli International Opera Award 2019.
L’allestimento di Bartlett Sher, tradizionale nella scenografia e moderno nel lavoro sulla recitazione, è già stato apprezzato alla Scala nel 2011. 

Durata spettacolo: 3 ore incluso intervallo
Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
Produzione The Metropolitan Opera, New York
dal 15 al 16 Febbraio
link Biglietti

Sinossi

Atto primo
L’opera incomincia con un prologo cantato che Gounod inserisce a mo’ di ouverture e in cui il coro evoca il dramma che sta per svolgersi. poi l’azione incomincia con la scena della festa mascherata a casa dei Capuleti. In questo contesto sfarzoso e chiassoso, entra Giulietta introdotta da suo padre. La giovane fanciulla è ammirata da tutti per la sua bellezza. Tra gli ospiti, si aggirano mascherati anche i due amici mercuzio e Romeo montecchi (rampollo della famiglia nemica dei Capuleti) che appare turbato da strani presentimenti e vorrebbe allontanarsi. mercuzio lo consola sostenendo che di certo egli è stato visitato da mab, la regina dei sogni. Giulietta, promessa sposa al conte paride, confida alla nutrice Geltrude che vorrebbe vivere la sua giovinezza senza dover pensare ancora al matrimonio. Alla vista di Giulietta, Romeo si innamora istantaneamente
senza sapere che la ragazza è la figlia di Capuleti. Egli le si avvicina
dichiarando il suo amore in modo galante e appassionato. L’incantesimo è
rotto da Tebaldo, cugino di Giulietta, che riconosce la voce dell’odiato Romeo montecchi: i due innamorati scoprono dunque di appartenere a due famiglie nemiche. Tebaldo sta per lanciarsi contro Romeo, ma interviene Capuleti per sedare la lite: la festa deve continuare. Romeo e mercuzio si allontanano.

Atto secondo
Di notte, Romeo entra furtivamente nel giardino dei Capuleti. Egli esprime tutta la sua passione paragonando Giulietta al sole nascente. Quest’ultima si mostra ben presto al balcone, ricambiando le frasi d’amore dell’amante. Il loro dialogo appassionato è interrotto da un gruppo di servitori dei Capuleti che cerca il paggio di Romeo per dargli una lezione; poi interviene anche la nutrice, che richiama Giulietta in casa. poco dopo riprende però il dialogo amoroso dei due amanti, che si lasciano con la promessa di rivedersi l’indomani.

Atto terzo
Il primo quadro si svolge nella cella di Frate Lorenzo. Quest’ultimo, toccato
dall’amore dei due giovani e sperando che esso possa servire alla riappacificazione dei Capuleti e dei montecchi, sposa alla presenza di Geltrude Romeo e Giulietta. Il secondo quadro si svolge nelle vicinanze della casa dei Capuleti. Stefano, il paggio di Romeo, canta una canzone provocatoria e Gregorio, servo dei Capuleti, lo sfida a duello. Subito intervengono anche mercuzio, in difesa di Stefano, e Tebaldo, in difesa di Gregorio. Quest’ultimo sguaina la spada e uccide l’amico del cuore di Romeo, che, reagendo impulsivamente, trafigge Tebaldo. Entra il duca di Verona e condanna Romeo all’esilio.

Atto quarto
Il primo quadro si svolge nella camera di Giulietta. L’ultima notte prima della partenza sta per finire: al canto dell’allodola Romeo deve partire per l’esilio. I due amanti e sposi segreti si separano. Entra Capuleti seguito da Frate Lorenzo. Il padre comunica alla figlia la sua decisione irrevocabile: quel giorno stesso Giulietta dovrà sposare paride. Frate Lorenzo cerca di tranquillizzare la ragazza: egli possiede una pozione che provoca una morte apparente, unico mezzo per sottrarsi al matrimonio.
Il secondo quadro è quello della cerimonia nuziale. Il rito sembra svolgersi regolarmente, ma quando paride sta per infilare l’anello al dito di Giulietta,
quest’ultima cade a terra esanime. Tutti piangono la sua morte.

Atto quinto
Una cripta sotterranea con le tombe dei Capuleti. Frate Lorenzo non è riuscito a far giungere a Romeo la notizia della finta morte di Giulietta. Il giovane montecchi è giunto alla tomba dell’amata e, davanti a quello che crede essere il suo cadavere, beve il veleno. poco dopo Giulietta si risveglia, ma la sua gioia nel rivedere Romeo è di breve durata: ormai quest’ultimo sta morendo. La ragazza allora si pugnala e i due amanti muoiono abbracciati invocando il perdono celeste.

Sinossi curata da Emilio Sala (1959) è professore di Drammaturgia e Storiografia musicali presso l’Università degli Studi di milano. membro del comitato scientifico della Fondazione Rossini di pesaro e dell’Editorial Board delle edizioni critiche “The Works of Giuseppe Verdi” di Chicago, ha diretto l’Istituto di Studi Verdiani dal 2012 al 2015. Si occupa dei rapporti tra la musica e varie forme di spettacolo dal Seicento alla contemporaneità, con una particolare attenzione all’Ottocento romantico-popolare. È
autore di numerose pubblicazioni musicologiche uscite presso editori di diversi paesi. Nel 2014 ha ricevuto il premio internazionale per la musicologia “Luigi ed Eleonora Ronga” dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

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