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UN’ESTATE da RE – la grande musica alla REGGIA DI CASERTA, V edizione dal 30 luglio al 13 settembre Aperia. Calendario eventi

UN’ESTATE da RE

La grande musica alla Reggia di Caserta
V edizione – 30 luglio / 13 settembre 2020 – Aperia

Da Sir Antonio Pappano al Gala di Plácido Domingo in piazza Nella Campania Sicura va in scena la grande cultura

È un omaggio alla cultura, alla musica e alla bellezza dei nostri monumenti la V straordinaria edizione di “UN’ESTATE da RE.
La grande musica alla Reggia di Caserta”, che si terrà dal 30 luglio al 13 settembre nella spettacolare Aperia nel giardino inglese del palazzo reale vanvitelliano.

Un calendario di altissimo livello, che propone come di consueto
artisti e orchestre tra le più importanti sulla scena
internazionale e sei appuntamenti che, sebbene riservati a una platea ridotta dalle misure anticovid 19, saranno accessibili a tutti con le riprese di Rai Cultura. Media partner della manifestazione è RAI Radio3.

Finanziata dalla Regione Campania,con la direzione artistica affidata al Maestro Antonio Marzullo, “UN’ESTATE da RE” vede anche quest’anno un’intensa collaborazione tra il Teatro di San Carlo di Napoli e il Teatro Verdi di Salerno, con la partecipazione dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Organizzata e promossa dalla Scabec, società campana per la cultura e i beni culturali, la rassegna – nata da un progetto fortemente voluto dal Presidente Vincenzo De Luca nel 2016 per promuovere sia il monumento della Reggia che le nostre realtà musicali – è oggi un appuntamento fisso dell’estate della musica lirica e sinfonica in Italia.

La manifestazione è realizzata in collaborazione con la
direzione della Reggia, il MIBACT e con il Comune di Caserta e quest’anno vede la partecipazione come sponsor e partner Rai Cultura, Rai Radio3, Trenitalia, Enel e Campania>Artecard.

Si inizia il 30 luglio con “Omaggio a Beethoven” di Sir Antonio
Pappano
che dirige l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, nella sua interpretazione della Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 e della Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93.
Pappano, che vive tra Londra, Roma e la sua amata Benevento, città di origine della sua famiglia, tra i numerosi riconoscimenti internazionali lo scorso anno ha ricevuto il Premio Franco Abbiati dall’Associazione nazionale critici musicali come miglior direttore d’Orchestra per l’esecuzione di West Side Story, con cui il 12 ottobre 2018 l’Accademia ha inaugurato la Stagione 2018/19, e per l’Integrale delle Sinfonie di Bernstein eseguite a febbraio 2018 con Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. In occasione del concerto inaugurale, Enel, storico Socio Fondatore dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sarà al fianco dell’Orchestra. Inoltre illuminerà la Reggia con i colori della bandiera italiana, un modo per valorizzare uno dei monumenti più belli al mondo e per rendere omaggio al nostro Paese
e alla ripresa attraverso la cultura e la musica.

Si continua il 3 agosto con un altro grande nome della direzione d’orchestra, il Maestro Daniel Oren che dirige la Filarmonica
Salernitana Giuseppe Verdi
in “Summertime”,
una serata magica con le arie e le composizioni più famose di Puccini, Verdi, Bizet e due voci straordinarie: il tenore Vittorio Grigolo e il soprano Sonya Yoncheva.

È la voce sensuale e mediterranea di Lina Sastri, regina della tradizione culturale partenopea, a sedurre il pubblico il 13 agosto con le melodie napoletane e il recital “Eduardo mio”, dedicato a Eduardo De Filippo. Storie, canzoni, brani teatrali accompagnati dall’Orchestra Filarmonica Salernitana con la direzione del Maestro Antonio Sinagra.

Grande attesa per l’evento clou di questa edizione, il “Gala di Plácido Domingo” che si terrà nella piazza Carlo di Borbone, con la facciata della Reggia a fare da sfondo: il 22 agosto torna in Italia dopo anni uno dei più amati e celebri cantanti d’opera con arie e duetti da Opera e Zarzuela di Verdi, Giordano, Giménez, Moreno-Torroba, Serrano, Sorozábal.
Un concerto attesissimo per il tenore spagnolo a cui perfino Hollywood si è inchinata, regalandogli la famosa stella sul “Walk of fame”.
Ad accompagnarlo nel concerto alla Reggia di Caserta sarà Jordi Bernàcer che dirigerà l’Orchestra Filarmonica Salernitana
“Giuseppe Verdi” e il soprano Saioa Hernández.

A settembre protagonista di UN’ESTATE da RE
sarà il Massimo napoletano con due appuntamenti di grandissimo livello che chiudono questa edizione:
il 12 settembre “Arie d’Opera” con il soprano Carmen Giannattasio, il tenore Saimir Pirgu e l’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta
da Maurizio Agostini; il 13 “Le quattro stagioni di Vivaldi” con il Balletto del Teatro di San Carlo, étoile Giuseppe Picone.

In questo anno così difficile – ha sottolineato il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca – abbiamo deciso di puntare ancora di più sul turismo culturale, che è stato particolarmente colpito dalla pandemia. È un segnale forte che intendiamo dare perché è dalla cultura e dall’arte che può e deve continuare il nostro cammino di sviluppo e di ripresa su tutti i fronti. A dare il via a questa fase di rilancio culturale è stato già lo straordinario Concerto dell’Amicizia tra i Templi di Paestum diretto dal maestro Muti.
E, dopo pochi giorni, ecco che presentiamo la quinta edizione di “UN’ESTATE da RE”, testimonianza di come la Campania non si sia mai fermata nella realizzazione di eventi di grandissima qualità”.

I biglietti per gli spettacoli della V edizione di Un’Estate da Re saranno in vendita su www.unestatedare.it a partire dalle ore 10 del 21 luglio. Il Gala di Placido Domingo sarà in vendita dal 31 luglio.

Costo dei biglietti: da 7 a 60 euro
Ridotto: Under 30, Possessori Campania Artecard,
Possessori biglietto Trenitalia da e per Napoli e/o Caserta (frecce, intercity, intercity notte).

La manifestazione si avvale della partnership del Teatro di San Carlo di Napoli e del Teatro “Giuseppe Verdi” di Salerno. Media Partner RAI CULTURA e RADIO RAI3
Sponsor: ENEL per il concerto Omaggio a Beethoven

PROGRAMMA
UN’ESTATE DA RE

Omaggio a Beethoven
Antonio Pappano
dirige l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Giovedì 30 luglio ore 21,00
Aperia, Giardino Inglese

Biglietto: Intero Euro 30 – Ridotto Euro 15

Summertime
Daniel Oren
dirige l’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi”
Solisti Vittorio Grigolo e Sonya Yoncheva
Lunedì 3 agosto ore 21,00 Aperia, Giardino Inglese

Biglietto: Intero Euro 30 – Ridotto Euro 15

Eduardo mio
Con e di Lina Sastri
Antonio Sinagra
dirige l’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi”
Giovedì 13 agosto ore 21,00
Aperia, Giardino Inglese

Biglietto: Intero Euro 30 – Ridotto Euro 15

Gala di Plácido Domingo con Plácido Domingo
Jordi Bernàcer
dirige l’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi”
Soprano: Saioa Hernández
Sabato 22 agosto ore 21,00 Piazza Carlo di Borbone, Caserta

Biglietto: I Settore, Intero Euro 60 – Ridotto Euro 30
II Settore, Intero Euro 30 – Ridotto Euro 15

Arie d’Opera
Maurizio Agostini
dirige l’Orchestra del Teatro di San Carlo
Solisti Carmen Giannattasio e Saimir Pirgu
Sabato 12 settembre, ore 21,00
Aperia, Giardino Inglese

Biglietti: Intero Euro 30 – Ridotto Euro 15
@.teatrosancarlo.it

Le quattro stagioni
di A. Vivaldi
Balletto del Teatro di San Carlo
Danseur étoile: Giuseppe Picone
Domenica 13 settembre, ore 21,00
Aperia, Giardino Inglese
Biglietti: Intero Euro 15 – Ridotto Euro 7

@.teatrosancarlo.it

CALENDARIO
UN ESTATE DA RE

30 luglio ore 21.00
Omaggio a Beethoven
Antonio Pappano
dirige l’Orchestra dell’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia

Ludwig van Beethoven

Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93
Beethoven cominciò a lavorare alla Sinfonia n. 8 nel 1811 e, dopo numerosi rimaneggiamenti, arrivò a completarla già nell’estate del 1812. Fu una realizzazione a tempo di record per le abitudini del maestro. Dopo una prima esecuzione privata, avvenuta nell’aprile 1813 presso la residenza dell’arciduca Rodolfo, fu presentata per la prima volta al pubblico il 27 febbraio 1814 a Vienna. Questa Sinfonia è la più breve e più atipica delle composizioni sinfoniche di Beethoven. Di carattere brillante e spirituale, segna un ritorno inatteso a una forma decisamente classica, consona ai modelli di Mozart e Haydn. Tuttavia, salvo l’aspetto formale della composizione, per esempio il ritorno del minuetto come terzo movimento o la breve durata della composizione nel suo insieme, la sinfonia n. 8 rimane indubbiamente un’opera della maturità artistica del compositore per la cura del lavoro strumentale e il sapiente sviluppo del gioco armonico.
Sinfonia n. 5 in do minore op. 67
Questa Sinfonia, dedicata al principe Lobkowitz e al conte Rasumovsky, fu composta tra il 1807 e l’inizio del 1808 (i primi abbozzi risalgono in realtà al 1804) e fu eseguita il 22 dicembre 1808 al Theater an der Wien (Vienna), ma alla prima esecuzione non ebbe il successo sperato, soprattutto a causa delle condizioni climatiche particolarmente rigide e della lunghezza eccessiva del programma musicale. È il lavoro sinfonico di Beethoven che ebbe una gestazione più lunga e travagliata (si pensi che i primi abbozzi nascono quando l’autore stava ancora lavorando alla Sinfonia n. 3, anche se alcune idee risalgono addirittura a dieci anni prima; la conclusione del lavoro si intreccia con la composizione della
Sinfonia n. 6).
Questo sforzo creativo doveva tradursi in una delle partiture più innovative di Beethoven, sotto i differenti profili della complessità e varietà di scrittura, della coerenza interna e delle ambizioni concettuali.
Tutto ciò contribuisce a fare della Quinta forse il brano classico più conosciuto al mondo, autentica icona della musica classica tout-court, capace ancora di avere un impatto straordinario sul pubblico di ogni tempo.

3 agosto ore 21.00
Summertime
Daniel Oren
dirige l’Orchestra Filarmonica
Salernitana “Giuseppe Verdi”
Solisti: Vittorio Grigolo e Sonya Yoncheva

La serata ha come protagonisti il soprano Sonya Yoncheva e il tenore Vittorio Grigolo, guidati dalla sapiente mano di Daniel Oren e accompagnati dall’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno, che condurranno il pubblico in un magico percorso musicale composto dalle più celebri arie e composizioni di Verdi, Puccini, Bizet.

Programma:

George Bizet
Carmen Suite
Giuseppe Verdi
Rigoletto, “La donna è mobile”
George Bizet
Carmen, “Habanera”
Gaetano Donizetti
Elisir d’amore, “Una furtiva lagrima”
Giuseppe Verdi
Il Trovatore, “Tacea la notte placida”
Giuseppe Verdi
La forza del destino, Overture
Giacomo Puccini
Tosca, “Recondita armonia”
Giacomo Puccini
Madama Butterfly, “Un bel dì vedremo”
Giuseppe Verdi
Nabucco, Overture
Giacomo Puccini
Tosca, Duetto atto I
Giacomo Puccini
La Bohème, “Che gelida manina”, “Mi chiamano Mimì”,
“O soave fanciulla”

13 agosto ore 21.00
Eduardo mio
con Lina Sastri
Antonio Sinagra dirige l’Orchestra Filarmonica
Salernitana “Giuseppe Verdi”

LINA SASTRI in “EDUARDO MIO “
maestro di vita e di palcoscenico “Spettacolo in parole, musica e poesia che racconta il << mio Eduardo >> attraverso i miei ricordi personali della sua conoscenza in teatro e nella vita. L’ uomo Eduardo attraverso lettere, poesie e qualche citazione delle sue opere. Il tutto accompagnato dalla musica. Che lui molto amava.
Lina Sastri Ensemble:
chitarra e direzione Maurizio Pica
chitarra/mandolino: Filippo D’ Allio –
contrabasso Luigi Sigillo –
violino: Gennaro Desiderio –
pianoforte: Ciro Cascino –
percussioni: Gianluca Mirra –
fisarmonica sasa’ piedepalumbo
Orchestra Sinfonica del Teatro Verdi di Salerno
direttore Antonio Sinagra
Ideazione, drammaturgia e regia Lina Sastri
Orchestrazioni ed elaborazioni: Antonio Sinagra – Maurizio Pica
Collaborazione alla messa in scena e disegno luci: Bruno Garofalo
Coordinamento e produzione: Costantino Petrone
Fonici: Davide Faraso e Luigi Di Martino
Datore luci: Gianni Caccia
Sarta: Rosaria Riccio Amministrazione Studio Confor

22 agosto ore 21.00
Gala di Plácido Domingo
con Plácido Domingo
Jordi Bernàcer
dirige l’Orchestra Filarmonica
Salernitana “Giuseppe Verdi”
Soprano: Saioa Hernández

Arie e duetti da Opera e Zarzuela di Verdi,
Giordano, Giménez, Moreno-Torroba, Serrano, Sorozábal.

12 settembre ore 21.00
Arie d’Opera
Maurizio Agostini
dirige l’Orchestra del Teatro
di San Carlo
Soprano: Carmen Giannattasio

Programma:

soprano Carmen Giannattasio
Francesco Cilea, da Adriana Lecouvreur – Io son l’umile ancella
Alfredo Catalani, da La Wally – Ebben? Ne andrò lontana
Umberto Giordano, da Andrea Chénier – La mamma morta

tenore Saimir Pirgu
arie da definire

duetti soprano e tenore
Giuseppe Verdi, da Un ballo in maschera – Teco io sto
Giuseppe Verdi, da La Traviata – Libiamo ne’ lieti calici

brani solo orchestra
Gioachino Rossini, da La gazza ladra – Overture
Pietro Mascagni, da L’amico Fritz – Intermezzo
Giacomo Puccini, da Le Villi – La tregenda

13 settembre ore 21.00
Le quattro stagioni” di A. Vivaldi
Balletto del Teatro
di San Carlo
Étoile: Giuseppe Picone

Spettacolo di Balletto Le Quattro Stagioni musica di Antonio Vivaldi coreografia di Giuseppe Picone Nuova creazione del Teatro di San Carlo costumi: Giusi Giustino
Balletto del Teatro di San Carlo
direttore del Balletto: Giuseppe Picone
I celebri concerti conosciuti come “Le Quattro Stagioni” furono pubblicati nel 1725 all’inizio della raccolta di Antonio Vivaldi
“ll cimento dell’armonia e dell’inventione”, e sono tuttora tra le pagine più note e amate della musica barocca.
La loro caratteristica è di essere “musica a programma”, in quanto ogni concerto era accompagnato da un breve sonetto che descrive le caratteristiche di una stagione: primavera, estate, autunno e inverno. Giuseppe Picone ha concepito su queste musiche una nuova coreografia che tiene conto della delicata situazione dell’emergenza sanitaria, valorizzando il distanziamento degli artisti in una innovativa ricerca sul movimento e sul gesto. Sua l’ideazione di un personaggio, il Vento, che interpreta come étoile insieme alle coreografie di insieme sulle stagioni.

Il Direttore generale della Reggia di Caserta Tiziana Maffei

La musica è un elemento intrinseco agli
incantevoli spazi del Parco Reale

La musica è una delle fonti di ispirazione, oggi come secoli fa, della Reggia di Caserta. La rassegna Un’Estate da Re incarna le suggestioni degli incantevoli spazi del Parco Reale del Complesso vanvitelliano”.

Con queste parole il direttore generale della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei, esprime il suo apprezzamento per l’iniziativa che anche quest’anno avrà luogo nell’Aperia del Giardino Inglese.

La musica è un elemento intrinseco a questi luoghi, se pensiamo anche al ruolo dell’acqua in questa straordinaria architettura, imprescindibile dall’esperienza di visita e conoscenza – afferma Maffei – la condivisione degli obiettivi di promozione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale con la Regione Campania, Scabec, il Comune di Caserta consente di ricreare un’atmosfera magica e sognante. La Reggia di Caserta è lieta di accogliere in uno dei suoi fragili tesori questa rassegna, occasione per una fruizione culturale e sensoriale del Museo verde. Un’occasione anche per il territorio con il quale l’Istituto museale ha un intenso dialogo finalizzato a favorire un circuito culturale e turistico che possa giovarsi del ruolo della Reggia di Caserta quale grande attrattore nazionale e internazionale”.

Per promuovere la permanenza sul territorio e invitare ad approfondire la conoscenza del patrimonio della Reggia di Caserta, che richiede ben più di un giorno, il pubblico di Un’Estate da Re potrà approfittare dell’abbonamento “REstart” che, al costo speciale di 17 euro, consente di visitare Appartamenti Reali, Parco Reale e Giardino Inglese fino al 31.12.2020.

Ringrazio la Regione Campania e Scabec per la collaborazione nei progetti di recupero e manutenzione che stanno andando avanti anche in questi giorni e che ci aiutano a preservare i delicati equilibri dell’Aperia – conclude il direttore – questa sinergia ha il potenziale di moltiplicare gli effetti positivi delle azioni di ciascuno”.

REGGIA DI CASERTA

La Reggia di Caserta è un vasto complesso monumentale con un ricco patrimonio architettonico, artistico e naturale. Ne fanno parte il Palazzo Reale, il Parco Reale, il Giardino Inglese, l’Acquedotto Carolino e il Bosco di San Silvestro. Carlo di Borbone, re di Napoli, nel 1751 commissionò il progetto all’architetto Luigi Vanvitelli. Nell’audace visione di Carlo la Reggia doveva essere una nuova città della Corte, simbolo del grandioso e moderno Stato borbonico.

La fertile piana di Caserta, non lontana da Napoli, fu individuata come il sito ideale per realizzare l’ambizioso programma di respiro europeo. Il Palazzo Reale si sviluppa su cinque piani e 61.000 mq di superficie. All’interno del maestoso edificio si trovano 1.200 stanze tra cui la Cappella di Corte, la Biblioteca Palatina e un teatro modellato sul San Carlo di Napoli. Al piano terra, il lungo asse centrale – il noto cannocchiale visivo – collega attraverso un vestibolo ottagonale i quattro imponenti cortili. Al primo piano, o “Piano Nobile”, erano gli Appartamenti riservati alla famiglia reale. Il Palazzo ospita dal 1994 la Collezione Terrae Motus, ideata in ricordo del terremoto del 23 novembre 1980 dal gallerista napoletano Lucio Amelio, che coinvolse i maggiori artisti contemporanei, tra cui Joseph Beuys, Keith Haring e Andy Warhol.

Il Parco Reale si estende per oltre 120 ettari. La sua realizzazione iniziò nel 1753, lo stesso anno della costruzione dell’Acquedotto Carolino, che dirige le acque dalle pendici del Monte Taburno per alimentare la Via d’Acqua, il lungo viale di vasche e fontane ispirate ai temi della mitologia classica. Il Parco comprende il Bosco Vecchio, il giardino rinascimentale dei Principi di Acquaviva che Luigi Vanvitelli preservò insieme ad alcuni edifici, come la Castelluccia. A monte del Parco, dal 1785, su richiesta della regina Maria Carolina, Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi, e il botanico John Andrew Graefer realizzarono il Giardino Inglese con una vegetazione apparentemente spontanea in cui erano immersi finti ruderi, come il Criptoportico annesso al Bagno di Venere. L’eccezionale varietà di piante esotiche e le serre testimoniano l’interesse dei Borbone per la produzione botanica. Insieme al Real Belvedere di San Leucio, la Reggia di Caserta è dal 1997 Patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO.

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