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Teatro alla Scala – la prima intitolata A RIVEDER LE STELLE in diretta su RAI1 con la regia di Davide Livermore, sarà trasmessa anche su Radio3 e RaiPlay.

Teatro alla Scala

la prima intitolata

A RIVEDER LE STELLE

in diretta su RAI1 con la regia di Davide Livermore

Dieci telecamere; cinquanta microfoni; ventitré tra le più grandi voci del nostro tempo; étoile e primi ballerini del corpo di ballo; oltre naturalmente all’Orchestra e al Coro, con il loro Direttore musicale Riccardo Chailly.

È la prima del Teatro alla Scala, in una serata intitolata “A riveder le stelle“, con la regia di Davide Livermore, che nonostante le chiusure e il perdurare dell’emergenza sanitaria, grazie alla Rai il 7 dicembre arriva nelle case di tutti gli italiani, trasmessa da Rai Cultura su Rai1 a partire dalle 17.

Davide Livermore

La trasmissione su Rai1, che si avvarrà di un gruppo di registi televisivi coordinati da Stefania Grimaldi, sarà presentata per il quinto anno consecutivo da Milly Carlucci, a cui si aggiungerà per la prima volta Bruno Vespa. La serata – realizzata dal Centro di Produzione Tv Rai di Milano – sarà trasmessa anche su Radio3 e RaiPlay.

Oltre che dei cantanti e dei ballerini, dei professori d’orchestra e degli artisti del coro, sarà la serata dei tecnici, dei sarti, degli scenografi, e di tutti coloro i quali parteciperanno alla realizzazione dello spettacolo, intitolato: un viaggio nell’incanto del teatro musicale e nelle verità che ci sa raccontare. Al centro il grande repertorio italiano, ma anche pagine di grandi compositori europei. Si inizia da estratti di opere di Giuseppe Verdi per continuare con Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini, Georges Bizet, Francesco Cilea, Jules Massenet, Richard Wagner e Gioachino Rossini, mentre le musiche dei balletti sono di Pëtr Il’ič Čajkovskij e Davide Di Leo. Le coreografie sono di Manuel Legris, Rudolf Nureyev e Massimiliano Volpini. 

Le arie d’opera e i momenti di danza saranno collegati e contestualizzati da testi recitati da attori, a significare la continuità tra le arti già indicata dal titolo che riprende “e quindi uscimmo a riveder le stelle”, il celebre verso con cui si chiude l’Inferno della Divina Commedia, nel settecentesimo anniversario della scomparsa di Dante Alighieri.    

Protagonisti sul palco:

Ildar Abdrazakov, Roberto Alagna, Carlos Álvarez, Piotr Beczala, Benjanin Bernheim, Eleonora Buratto, Marianne Crebassa, Plácido Domingo, Rosa Feola, Juan Diego Flórez, Elīna Garanča, Vittorio Grigolo, Jonas Kaufmann, Aleksandra Kurzak, Francesco Meli, Camilla Nylund, Kristine Opolais, Lisette Oropesa, George Petean, Marina Rebeka, Luca Salsi, Andreas Schager, Ludovic Tézier e Sonya Yoncheva

Nella parte dedicata al balletto ci saranno l’étoile Roberto Bolle, i primi ballerini Timofej Andrijashenko, Martina Arduino, Claudio Coviello, Nicoletta Manni e Virna Toppi e i solisti Marco Agostino e Nicola Del Freo. Per le parti di danza l’orchestra è diretta da Michele Gamba.
L’impianto scenico, che vede protagonista il Teatro con l’Orchestra al centro della platea e artisti collocati non solo in palcoscenico ma collegati dai palchi e in diversi spazi dell’edificio, è firmato da Giò Forma con le luci di Antonio Castro e i video di D-Wok. Grazie ad un accordo tra il Teatro alla Scala e la Camera della Moda, alcuni dei più prestigiosi stilisti italiani vestiranno gli artisti in palcoscenico, con il coordinamento del costumista Gianluca Falaschi

Entreremo nelle case degli italiani che vorranno seguirci e vivremo insieme a loro un’emozione unica e irripetibile. Questa è la magia della Prima della Scala che questo momento, per quanto incerto e difficile, non può e non deve spegnere. La nostra presenza qui oggi è simbolo di un’Italia che vuole credere, tanto più ora, nella Cultura“. Così l’Amministratore Delegato Rai Fabrizio Salini, nella conferenza stampa del Teatro alla Scala per la presentazione dell’evento che – il 7 dicembre, su Rai1 – ne aprirà la stagione.Ritengo l’evento di oggiha detto ancora Salini un’importante occasione: non solo per esprimere la naturale vicinanza della Rai al Teatro alla Scala e più in generale all’intero settore della cultura, profondamente colpiti dalla grave situazione d’emergenza, ma anche per ribadire con profonda convinzione il ruolo fondamentale che il Servizio Pubblio deve esercitare in questi delicati momenti. E’, infatti, compito della Rai mantenere vivo e vitale il legame tra il pubblico e il teatro, la danza, la musica, l’opera con tutto il talento e le professionalità che queste forme di arte sono in grado di esprimere”. 

L’Ad Rai ha anche ringraziato i lavoratori del Servizio Pubblico impegnati in questa serata-evento e ha concluso: “Il titolo della serata è particolarmente evocativo e sono sicuro che sarà fonte di ispirazione per coloro che sono convinti che la grande musica debba andare avanti proprio in questo momento, perché è una cura essenziale per il nostro spirito. Per la Rai sarà un onore presentare questo spettacolo e offrire ancora una volta alla grande lirica un palco grande come l’Italia intera“.

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