GLI STIVALETTI fiaba per adulti – Rai Cultura propone l’opera lirica su RAI5

TEATRO LIRICO DI CAGLIARI
Rai Cultura propone L’opera lirica
GLI STIVALETTI
Čerevički – Gli Stivaletti, fiaba per adulti
note di regia a cura di Yuri Alexandrov
”Di tutti i musicisti russi, Pëtr Il’ič Čajkovskij è il più pietroburghese. Ha mostrato perfettamente con la propria opera fantastica, misteriosa e somma, il volto della città di San Pietroburgo, e attraverso opere come La dama di picche, Lo schiaccianoci, Čerevički, Evgenij Onegin ha creato, come ha fatto anche Gogol’, un clima hoffmanniano in questa “Venezia del Nord”.
Čerevički – gli Stivaletti e un’opera di ossessioni e metamorfosi. Metamorfosi non solo materiali, ma anche morali. Lo spettacolo si trasforma come un lupo mannaro. Un villaggio patriarcale assume le fattezze di un mondo sommerso, in cui si riflette una brillante capitale del Nord. La fredda e ambiziosa Oksana si trasforma in donna amorosa, e lo gnocco Vakula e pronto a cavalcare il diavolo pur di ottenere l’amata. Ma a trionfare sarà alla fine non il demonio, il Bes teatrale, quanto la grande musica di Čajkovskij e tutta la cultura di San Pietroburgo.
La trama, in apparenza semplice, si rivela invece un’impresa difficile al momento della messa in scena. Ritorna, sempre, una domanda: cosa prevale nell’intimo di un essere umano? Dio o il Diavolo, Cielo o Terra, Realta o Mistero? Io ho fatto una scelta.
Lasciando perdere il pragmatismo del Novecento, ho costruito questo spettacolo come una grande fiaba per adulti. Noi cerchiamo di ignorare quanto di diabolico, oscuro e misterioso ci sia nella nostra vita, eppure tutto ciò esiste e si insinua fin dentro di noi. La bella Oksana mortifica l’amante e oppone resistenza al suo sentimento come una strega. Čub e Panas vengono canzonati dagli Spiriti ubriaconi. E Vakula, in groppa al Diavolo, si muove nello spazio al limite tra sogno e realtà.
Ecco, io invito gli spettatori a seguirmi in un mondo fantastico: quello di Gogol’ e Čajkovskij.”
Teatro Lirico di Cagliari, è andata in scena l’opera: Gli stivaletti (Čerevički), opera comico-fantastica in quattro atti e sette quadri, su libretto di Jacov Polonskij, tratto da La notte prima di Natale di Nikolaj Gogol’, e musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Si tratta dello straordinario allestimento del Teatro Lirico di Cagliari del gennaio 2000 che ebbe un enorme successo, di pubblico e critica, al suo apparire, per la prima volta in Italia. L’affascinante e coinvolgente messinscena, di ambientazione ed argomento natalizi, è ispirato alle creazioni di Fabergé ed è rimasto negli occhi del pubblico anche per la sontuosità delle scene e la magnificenza dei costumi che, ideati da Vjacheslav Okunev, incorniciano questa fiaba russa in quattro atti che il regista Yuri Alexandrov racconta in maniera tanto semplice quanto spettacolare. Le luci sono di Irina Vtornikova, mentre la coreografia è di Nadezda Kalinina.
A dirigere l’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico di Cagliari ritorna, dopo il recente ed enorme successo ottenuto nella Traviata, la bacchetta esperta di Donato Renzetti. Il maestro preparatore del coro è Gaetano Mastroiaco.
Protagonisti dell’opera sono due cast di straordinario spessore, formati da giovani ed affermati cantanti che si alternano nelle recite quali: Vakula: Ivaylo Mihaylov, Čub: Arutjun Kotchinian, Panas: Gregory Bonfatti, Pan Golova: Alexander Vassiliev, Bes: Mikolaj Zalasinski, Solocha: Irina Makarova, Oksana: Viktoria Yastrebova. Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari. Regia di Yuri Alexandrov, regia tv di Annalisa Buttò.
In breve, la trama. Il fabbro Vakula è un sempliciotto innamorato di Oksana, ma la capricciosa ragazza, per accettare di sposarlo, pretende in dono un paio di stivaletti uguali a quelli della zarina. Il giovane non disarma e riesce nell’impresa di catturare un diavolo, dal quale si fa portare al Cremlino. Nel palazzo imperiale il principe Serenissimo finisce per regalargli degli stivaletti ricamati d’oro. Vakula può allora finalmente chiedere in moglie Oksana a suo padre Čub.
GLI STIVALETTI è l’opera che Rai Cultura propone mercoledì 9 dicembre alle 21.15 su Rai5