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Teatro alla Scala – in live streaming Il Carnevale degli animali voce recitante Gioele Dix e Eine Kleine Nachtmusik

Venerdì 1 gennaio 2021 alle ore 11, il nuovo anno si apre con Il carnevale degli animali di Saint-Saëns, voce recitante Gioele Dix e Eine kleine Nachtmusik di Mozart. Introduzione di Nicola Savino, dirige Eun Sun Kim.

Wolfgang Amadeus e le grandi fiabe musicali
In diretta streaming sul sito @teatroallascala.org e sui canali Facebook e YouTube del Teatro alla Scala, venerdì 1 gennaio alle ore 11.

Orchestra del Teatro alla Scala

Direttore Eun Sun Kim
Voce recitante Gioele Dix
Presentatore Nicola Savino
Coordinamento scenico Lorenza Cantini
Assistente Marco Monzini
Luci Marco Filibeck
Bozzetti Riccardo Sgaramella

PROGRAMMA

Camille Saint-Saëns – Il carnevale degli animali

racconto di Franco Pulcini musicologo e saggista

(descrizione seguente da International Music Score Library Project)

Marcia reale del leone

La marcia sembra descrivere la camminata pomposa e avanzata del leone, immaginato come di consueto come re del proprio ambito. Gli accordi ripetuti dei pianoforti sottolineano la cadenza del passo dell’animale. La solennità del brano è resa da sonorità chiare e incisive, in tempo Andante maestoso. Il leone si presenta con una melodia dal ritmo molto marcato e solenne, che ne evidenzia il carattere e la superiorità nei confronti degli altri animali.

Galline e galli

Pianoforti, violini, viola e clarinetto riproducono il chiocciare delle galline per trentacinque battute. Il “coccodè” è reso da note corte e incalzanti, con l’acciaccatura sulle note acute.

Emioni

L’immagine che il brano propone è la corsa veloce e frenetica degli animali; Il tempo Presto furioso caratterizza questa parentesi virtuosistica dei due pianoforti. Dopo veloci arpeggi e scale, il brano si conclude con sbrigativi accordi finali.

Tartarughe

L’ironia del brano consiste nella scelta del tema. Il famoso Can-can dell’Orfeo all’inferno di Jacques Offenbach, originariamente un travolgente balletto, viene qui proposto in versione lenta, evidentemente “adattato” per l’andatura lenta delle tartarughe.

L’elefante

Il maestoso animale viene descritto dal tempo grave del contrabbasso, che espone un valzer su accompagnamento del secondo pianoforte. Anche qui la citazione di un tema famoso, la Danza delle silfidi di Hector Berlioz, dà ironia al brano: le silfidi erano creature mitologiche leggiadre e graziose, che contrastano con la pesantezza dell’animale.

Canguri

I salti improvvisi dei canguri sono riprodotti da brevi successioni di note dei pianoforti

Acquario

I pianoforti, il flauto, la glassarmonica e gli archi eseguono una dolce nenia, in tempo Andantino. I fraseggi e gli arpeggi, esplorano sonorità inconsuete, descrivendo l’ambiente impalpabile e al contempo soave dell’acquario. Sembra quasi che i pesci stiano giocando con delle bolle finché un imprevisto, la pioggia (rappresentata dal piano) picchietta, ma quando tutto finisce il gioco ricomincia. Le scale ascendenti degli archi e del pianoforte descrivono efficacemente le bollicine dell’acquario. I pianoforti suonano nel registro acuto. TEMA: violini e flauto (traverso).

Personaggi dalle orecchie lunghe

Il brano riproduce inequivocabilmente il raglio degli asini, con note acute dei violini succedute da note basse (hi-ho). Il titolo del brano però allude anche ai critici musicali del tempo e alla loro aria saccente, presi di mira da Saint-Saëns con questa descrizione caricaturale.

Il cucù nel bosco

Il cuculo si inserisce con il suo cu-cu (suonato dal clarinetto) in una trama di accordi minimali dei pianoforti. L’atmosfera riproduce i colori e le sensazioni della foresta, con la presenza quasi nascosta dell’uccello.

Voliera

Il rapido volo incessante di uccelli non identificati viene riprodotto da una leggera frase del flauto, ripresa più volte, sull’accompagnamento degli archi. Il brano suggerisce sensazioni di libertà e spensieratezza. Infatti dopo aver ascoltato questo brano gli uccellini cantano e sbattono le ali come per cercare di volare. Il frullio di questi è riprodotto dal pianoforte.

Fossili

I fossili vengono riprodotti dallo xilofono, che fa pensare al rumore delle ossa. In questo brioso brano, si possono riconoscere frammenti delle musiche più diffuse all’epoca: “Partant pour la Syrie” di Hortense de Beauharnais, canzone molto popolare durante l’epopea napoleonica, Danza Macabra dello stesso Saint-Saëns, il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, Au clair de la lune, Ah, vous dirais-je maman. Con questo brano Saint-Saens sembra prendere in giro i “tormentoni” della cultura francese e forse anche i critici musicali, considerati vecchi e antiquati.

Il cigno

È conosciuto soprattutto per il balletto La morte del cigno, coreografia di Mikhail Fokine. Sugli arpeggi dei due pianoforti, il violoncello espone il dolcissimo tema, in tempo 6/4 in sol maggiore.

Finale

Ensemble al completo: il finale si apre con gli stessi trilli dell’introduzione riprodotti dai pianoforti, subito rinforzati dagli aerofoni, dalla glassarmonica e dallo xilofono. Gli archi costruiscono tensione con poche note gravi, portando a dei glissando del piano prima che la melodia principale sia reintrodotta. Molti dei precedenti movimenti sono citati: l’introduzione, il leone, gli asini, le galline i canguri. La composizione finisce con una serie di ragli dell’asino, come a dire che è l’asino ad avere l’ultima risata, prima di un forte gruppo di accordi di do maggiore.

Wolfgang Amadeus Mozart

Eine kleine Nachtmusik K 525
serenata in sol magg. per archi

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