Durante la loro riunione annuale, la World Broadcasting Unions (WBU) ha chiesto sforzi concertati per combattere le minacce e la violenza contro i giornalisti e altri professionisti dei media che costituiscono un attacco alla democrazia.
La sicurezza dei giornalisti e di altri professionisti dei media è peggiorata negli ultimi anni e la pandemia di COVID-19 ha aggravato la situazione in molti paesi. Gli attacchi stanno diventando più gravi e includono molestie e minacce online, ma anche violenza fisica.
I giornalisti e le troupe di produzione delle emittenti televisive devono affrontare una crescente ostilità e violenza quando stanno semplicemente facendo il loro lavoro, riportando eventi importanti, fornendo informazioni equilibrate e contestualizzando i fatti. Questa intimidazione ha un effetto raggelante sulla libertà dei media e sulla capacità dei giornalisti di supportare il pubblico con notizie e informazioni affidabili e affidabili che sono state così vitali durante la pandemia.
Le giornaliste sono particolarmente prese di mira. La ricerca dell’UNESCO sulla violenza online contro le giornaliste indica un forte aumento della violenza online che spesso si trasforma in attacchi offline. Il 73% delle giornaliste che hanno risposto al sondaggio ha subito violenza online, il 25% ha ricevuto minacce di violenza fisica e il 20% ha riferito di essere stato attaccato offline.
Numerose dichiarazioni e pratiche di definizione degli standard adottate a livello internazionale riconoscono le minacce e gli attacchi off e online come un serio pericolo per la libertà dei media, che è una pietra angolare delle democrazie informate e sane. L’intimidazione dei giornalisti può interferire con il diritto alla libertà di espressione e con il diritto del pubblico a ricevere informazioni. Queste dichiarazioni concordate a livello internazionale forniscono orientamenti in materia di prevenzione, protezione, perseguimento penale, promozione dell’informazione, educazione e sensibilizzazione sulla potenziale minaccia alla libertà dei media.
Chiediamo alle autorità di garantire i diritti e di mettere in pratica principi e misure internazionali per proteggere i giornalisti online e sul campo. Accogliamo con favore iniziative come la Piattaforma del Consiglio d’Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti e la versione africana della piattaforma lanciata quest’anno dall’UNESCO. Le emittenti di diverse regioni sono pronte a sostenere queste iniziative e qualsiasi altro sforzo per garantire che giornalisti e altri professionisti dei media possano continuare a fornire un servizio fondamentale alla società in ogni momento.
Fonte EBU
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