NUVOLARI – pubblica il disco LENTAMENTE nove tracce per partire dall’Emilia verso lo spazio

LENTAMENTE
IL DISCO D’ESORDIO DI
NUVOLARI

Nove tracce per partire dall’Emilia verso lo spazio
Da venerdì 22 ottobre è disponibile per Bomba Dischi “Lentamente”, album di debutto di Nuvolari. Anticipato dai brani Persiani, Fuori Corso ed Emilia (prodotti da BRAIL, Iacopo Sinigaglia), “Lentamente” è composto da nove tracce che raccolgono l’eredità del cantautorato italiano raccontando il personale mondo di Matteo, vero nome di Nuvolari, tra squisite aperture pop e echi indie. L’intero progetto grafico è opera del disegnatore Antonio Pronostico che, oltre a curare la copertina del disco, ha prodotto una serie di tavole illustrate che accompagnano i brani dell’album.
“Lentamente” è l’opera prima di Nuvolari, che entra in punta di piedi con un album che vuole essere un elogio alla lentezza, ai ritmi quieti di chi non ha paura di prendersi i propri tempi in un mondo che sembra andare sempre più veloce. “Lentamente” è una sequenza di brani pacati, di downtempo ammortizzate da toni malinconici. È qui che prendono forma le riflessioni in musica di Matteo: l’età adulta, i viaggi in Europa e la scoperta di nuovi scenari, il tutto filtrato dallo sguardo di un ragazzo cresciuto nella provincia emiliana che scopre i ritmi frenetici della vita di città.
stream https://bombadischi.lnk.to/lentamente
A partire da novembre Nuvolari presenterà per la prima volta i brani di “Lentamente”inquattro appuntamenti live: il 4 novembre sarà a Bologna @Cortile Cafè_Slurp, il 6 novembre all’Arci Bellezza a Milano, il 19 novembre al Monk di Roma e infine all’Off Topic di Torino il 10 dicembre.
A novembre i primi appuntamenti live:
4 novembre – Bologna @Cortile Cafè_ Slurp
6 novembre – Milano @Arci Bellezza
19 novembre – Roma @Monk
10 dicembre – Torino @Off Topic
Nuvolari, all’anagrafe Matteo Pisotti, è un ragazzo piacentino classe ‘96, di cui fanno parte quelli che non si capisce bene se siano ancora millennials o già generazione z. A diciott’anni inizia a scrivere le prime canzoni sotto l’influenza dei cantautori del passato e della musica brasiliana, con un piglio attuale in grado di mescolare le esperienze di vita di un ventenne a Milano: dall’università di economia ai mezzi pubblici e tutto quel mondo là fuori da casa sua. I nuovi stimoli, le nuove sonorità e la necessità di esprimere sé stesso in una chiave attuale confluiscono nei brani “Persiani”, “Fuori Corso” ed “Emilia” pubblicati a seguito dell’ingresso nel roster di Bomba Dischi.
IG @nuvolarinuvolari
Testo canzone Arizona di Nuovolari
Metti la giacca, andiamo a fare due passi
Anche se è notte fonda li faremo da giganti
Se ci troviamo troppo lontano allora chiameremo un taxi
Ora ti prego abbassa la voce, spegni la luna, spegni la luce
Tu che ne pensi dell’Arizona?
Di questo mondo che non funziona?
Di questo mondo che è una menzogna, di te che sei ciò di cui ho bisogno? L’unica cosa di cui ho bisogno, l’unica rosa in un campo vuoto
L’unica meta del mio moto
Tu che ne pensi dell’Arizona
Di questo mondo che non funziona
Di noi parcheggiati nello spazio come sonar? Tu bella come stella cometa
Ti vedo lontano e muovo la mano
Ma da un altro pianeta
Non lasciar traccia, la luna cambia la faccia
Io da solo nel deserto, tu mia unica borraccia
La tua schiena una galassia levigata, sì dal mare
Dalle onde, dalle mani di uno che non sono io
Poi tu mi dici così non vale
Scemo ci rimani troppo male,
certo che poi ci rimango male,
guarda che non lo decido io!
L’unica cosa di cui ho bisogno ora è salire su un’astronave Lasciarmi andare, lasciarti andare
Tu che ne pensi dell’Arizona
Di questo mondo che non funziona
Di noi parcheggiati nello spazio come sonar? Tu bella come stella cometa
Ti vedo lontano e muovo la mano
Ma da un altro pianeta
Prenderei le tue mani, ci costruirei grattacieli di oltre mille piani Cosa ne pensi di me, cosa ne penso di te?
Siamo pianeti uguali troppo lontani
Tu che ne pensi dell’Arizona
Di questo mondo che non funziona
Di noi parcheggiati nello spazio come sonar? Tu bella come stella cometa
Ti vedo lontano e muovo la mano
Ma da un altro pianeta