Oksana Lyniv
ha incontrato il
Presidente della Repubblica italiana
Sergio Mattarella
al Quirinale per le celebrazioni della Giornata Internazionale della Donna

Il Presidente Sergio Mattarella con
il M° Oksana Lyniv, Direttrice d’orchestra del Teatro comunale di Bologna
Ha portato la sua testimonianza al Quirinale, in occasione delle celebrazioni della Giornata Internazionale della Donna, la Direttrice d’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna Oksana Lyniv. La cerimonia, dedicata quest’anno al tema “Giovani donne che progettano il futuro”, è stata trasmessa dal Salone dei Corazzieri in diretta streaming e su Rai1 – con la conduzione di Matilda De Angelis.

Matilda De Angelis,
nel corso della celebrazione della “Giornata Internazionale della Donna”
La direttrice d’orchestra ucraina ha partecipato all’evento, che si è concluso con il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accanto ad altre donne impegnate in diversi campi dell’economia e del sociale.
Oksana Lyniv sarà presto nuovamente sul podio del Teatro Comunale di Bologna con l’opera Iolanta di Čajkovskij – eseguita in forma di concerto – il 7 e il 9 aprile.

”A nome del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, mi congratulo con tutti gli ucraini che stanno combattendo ora per l’Indipendenza della nostra Patria! È stato un grande onore per me essere stata invitata a Palazzo del Quirinale per la cerimonia ufficiale in occasione della giornata internazionale dei diritti della donna. Nel mio intervento, ho espresso un ruolo speciale degli ucraini nell’attuale lotta contro l’aggressione russa in Ucraina. La maggior parte del discorso del Presidente è stato dedicato alla lotta per la democrazia e la sovranità dell’Ucraina e alla mia importante missione diplomatica e culturale nel mondo. Mi congratulo con tutto il popolo italiano, credo nella nostra vittoria!!! Cari ucraini belli e forti – Care belle e forti donne ucraine, credo che la primavera e i cieli pacifici torneranno presto da noi!!!” FB @Oksana.Lyniv
Intervento del Presidente Mattarella alla giornata internazionale della donna
Breve estratto del discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
”…Sono certo di interpretare il sentimento di tutte le italiane e di tutti gli italiani rivolgendo il primo pensiero di questo 8 marzo alle donne ucraine. Madri, lavoratrici, giovani, colpite da una violenza inattesa, crudele, assurda. Donne che partecipano coraggiosamente alla difesa della loro comunità, donne costrette a ripararsi nei rifugi d’emergenza, che lasciano le loro case e il loro Paese, che hanno paura per i loro figli, che prestano cura ai più deboli, che piangono morti innocenti.
E tante, troppe, sono le donne già cadute in questo ingiustificabile conflitto. Nelle guerre le donne pagano sempre prezzi altissimi. Come donne, come madri, come compagne di vita. Vittime dell’insensatezza della guerra, vittime spesso di violenze brutali. Eppure la loro forza nel dolore, la loro dignità, si sono sempre rivelate energie insostituibili di resistenza, di coesione, di pacificazione, di ricostruzione.
Ringrazio molto Oksana Lyvin per la sua accorata e coraggiosa testimonianza.
La sua carriera artistica – la prima donna al mondo a dirigere a Bayreuth e la prima direttrice di una fondazione lirica italiana – è già di per sé un modello in un campo – quello della direzione musicale – abitualmente occupato da uomini. Oggi questa sua alta competenza musicale si fonde con l’impegno per il suo Paese vittima di una crudele e insensata invasione.
Grazie per le sue parole, grazie per il suo esempio. Alle donne ucraine deve giungere il nostro sostegno.
Nel nostro Paese è presente da tempo – da molti anni – una integrata e apprezzata comunità ucraina. Il loro impegno professionale in tanti settori ci è di grande aiuto, fanno spesso parte delle nostre famiglie. Noi desideriamo esprimere loro riconoscenza e vicinanza in questi giorni così drammatici.
La nostra responsabilità di cittadini, di europei, ci chiama oggi a un impegno più forte per la pace, perché si ritirino le forze di occupazione e si fermino le armi, perché sia ripristinato il diritto internazionale e siano rispettate le sovranità nazionali.
L’indifferenza di fronte all’arbitrio, alla sopraffazione è uno dei mali peggiori. In gioco non c’è soltanto la già grande questione della libertà di un popolo, ma la pace, la democrazia, il diritto, la civiltà dell’Europa e dell’intero genere umano.
Nelle immagini della disperazione dei giovani genitori del piccolo Kirill si esprime l’insensatezza della guerra, la crudeltà e il cinismo di questa aggressione del Governo della Federazione russa contro l’Ucraina.
Non è tollerabile – e non dovrebbe essere neppure concepibile – che, in questo nuovo millennio, qualcuno voglia comportarsi secondo i criteri di potenza dei secoli passati; pretendendo che gli Stati più grandi e forti abbiano il diritto di imporre le proprie scelte ai paesi più vicini, e, in caso contrario, di aggredirli con la violenza delle armi. Provocando angoscia, sofferenze, morti, disumane devastazioni.
Va fermato – subito, con decisione – questo ritorno all’indietro della storia e della civiltà.
Opporsi – oggi – a questa deriva di scontri e di conflitti comporta dei prezzi; potrebbe provocare dei costi alle economie dei Paesi che vi si oppongono, ma questi sarebbero di gran lunga inferiori a quelli che si pagherebbero se quella deriva non venisse fermata adesso…”
Nel corso della celebrazione hanno portato la loro testimonianza Oksana Lyniv, Direttrice d’orchestra ucraina del Teatro Comunale di Bologna, e alcune giovani donne impegnate in diversi campi dell’economia e del sociale: Tania Di Giovanni, Fabrizia Grassi, Giada Dalle Vedove, Evelyn Pereira e Federica Vasapollo.
E’ poi intervenuta la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti e a conclusione il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha pronunciato un discorso.
Durante l’evento è stato proiettato un filmato realizzato da Rai Cultura dal titolo “Giovani donne per il futuro” e il trio composto dalla cantante e interprete Lucia Minetti, Andrea Zani, al pianoforte e Martino Maina, al violoncello, ha eseguito i brani “La canzone di Marinella“, “De cara a la pared” e “La vie en rose“.
Erano presenti alla cerimonia la Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, la Vice Presidente della Camera dei Deputati, Maria Edera Spadoni e rappresentanti del governo, delle istituzioni, della politica, della cultura e della società civile.
In precedenza, nella Sala degli Specchi del Quirinale, il Presidente Mattarella e il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, avevano premiato le scuole vincitrici del Concorso nazionale “Giovani donne che progettano il futuro” promosso dal Ministero dell’Istruzione, e visitato, nel Salone delle Feste, le opere vincitrici, illustrate dagli studenti degli istituti premiati.
Al femminile, come di consueto, la Guardia d’Onore del Palazzo del Quirinale.