Le stanze di Raffaello – Visita ai Musei Vaticani il racconto degli affreschi su Rai5

Le stanze di Raffaello – Visita ai Musei Vaticani il racconto degli affreschi su Rai5

Le stanze di Raffaello

Visita ai Musei Vaticani
il racconto degli affreschi su Rai5

Raffaello Sanzio, TrasfigurazioneMusei Vaticani

Raffaello Sanzio comincia ad affrescare l’appartamento privato di papa Giulio II Della Rovere nei Palazzi Apostolici nel 1508, ad appena 25 anni. Inizia dalla Stanza della Segnatura, poi lavora nella Stanza di Eliodoro (1511-14), quindi, dopo la morte di Giulio II e sotto al papato di Leone X Medici dipinge la Stanza dell’Incendio di Borgo (1513-14).

Nel 1519 Raffaello Sanzio comincia il lavoro nella sala più grande, la Sala di Costantino, progetta gli episodi ma non riesce a dipingerli. La morte lo sorprende il 6 aprile del 1520, a soli 37 anni. La Sala sarà completata da Giulio Romano e dai suoi collaboratori.

Durante la visita verranno osservati gli affreschi, poi verrà analizzata l’opera che il maestro stava dipingendo negli ultimi giorni, la Trasfigurazione, oggi alla Pinacoteca Vaticana, che venne esposta al Pantheon durante i solenni funerali. In quell’occasione il poeta Pietro Bembo, suo amico, affidò a un distico latino un omaggio al pittore:

Qui giace Raffaello, di cui la Natura ha avuto paura di essere vinta quando lui era vivo e di morire alla notizia della sua morte”.

In questo viaggio nelle Stanze di Raffaello un grande storico dell’arte, Antonio Paolucci, già Direttore dei Musei Vaticani, condurrà l’intero programma su Rai5.

Le stanze di Raffaello va in onda venerdì 29 luglio alle 19.25 su Rai 5

NARRATORE
Antonio Paolucci
REGIA
Luca Criscenti
FOTOGRAFIA
Francesco Lo Gullo
MONTAGGIO
Massimiliano Cecchini
PRODUZIONE
Edizione Musei Vaticani
in collaborazione con LAND Comunicazioni

Raffaello Sanzio, Trasfigurazione

Il Cardinal Giulio de’ Medici commissionò due dipinti destinati alla cattedrale di S. Giusto di Narbonne, città di cui il cardinal de’ Medici (futuro papa Clemente VII) era divenuto vescovo nel 1515: la Trasfigurazione per la quale fu dato incarico a Raffaello e la Resurrezione di Lazzaro (oggi alla National Gallery di Londra) ordinata a Sebastiano del Piombo. La Trasfigurazione non fu inviata in Francia, poiché dopo la morte di Raffaello (1520) il cardinale la trattenne presso di sé, donandola in seguito alla chiesa di S. Pietro in Montorio dove fu collocata sull’altare maggiore. Nel 1797, in seguito al Trattato di Tolentino, quest’opera, come molte altre, fu portata a Parigi e restituita nel 1816 dopo la caduta di Napoleone. Fu allora che entrò a far parte della Pinacoteca di Pio VII (pontefice dal 1800 al 1823).

Nella pala sono raffigurati due episodi narrati in successione nel Vangelo di Matteo: la Trasfigurazione in alto, con il Cristo in gloria tra i profeti Mosè ed Elia, e, in basso in primo piano, l’incontro degli Apostoli con il fanciullo ossesso che verrà miracolosamente guarito dal Cristo al suo ritorno dal Monte Tabor. Il dipinto è l’ultimo eseguito da Raffaello e si configura come il testamento spirituale dell’artista. L’opera è considerata nella sua biografia, scritta dal celebre artista e biografo del Cinquecento Giorgio Vasari, “la più celebrata, la più bella e la più divina“.

Informazioni su LAND Comunicazioni
LAND Comunicazioni produce documentari e programmi televisivi di contenuto culturale: arte, musica, storia, ambiente, territorio e paesaggio. Lavora con la Rai e in particolare con i canali di Rai Cultura (Rai 5, Rai Storia, Rai Educational), con Tv 2000 e con altri broadcaster italiani e stranieri. Ha collaborato con Istituzioni culturali italiane e straniere di altissimo profilo (dai Musei Vaticani alla Bibliotecha Hertziana-Istituto Max Planck per la Storia dell’Arte, dalla Treccani alla), con Archivi storici (Istituto Luce, Aamod, Alinari), con Case editrici (Einaudi, De Agostini, Treccani), con Web Tv (Kataweb, Loft), con Fondazioni e Università (Fondazione Dolomiti-Unesco, Università di Camerino, Università di Udine), con importanti sedi espositive italiane e straniere (Museo del Prado, National Gallery, Scuderie Papali al Quirinale, Venaria Reale, Accademia Carrara di Bergamo, Museo di Palazzo Venezia, Museo del Vittoriano). Si avvale inoltre di una consolidata rete di relazioni con le principali film commission e con istituzioni ed enti locali con i quali ha portato a compimento alcuni importanti progetti. Alcuni documentari di LAND Comunicazioni sono stati pubblicati in home video da Giulio Einaudi Editore (Il Vangelo secondo Giotto, 2005; La Cattedrale e il Battistero di Parma, 2007; Le storie di San Francesco negli affreschi di Assisi, 2010), Edizioni Musei Vaticani (La Cappella Sistina, 2015), De Agostini-Paragon per la rivista Amadeus (Quartetto italiano, 2007). Per la Fondazione Dolomiti Unesco sono stati realizzati i dvd Dolomiti. Montagne-Uomini-Storie, distribuiti con i quotidiani e i settimanali del Gruppo Repubblica-Espresso. I lavori di LAND Comunicazioni sono in distribuzione con Rai Com sul mercato internazionale. Tra gli autori e i consulenti che hanno collaborato con LAND Comunicazioni, alcuni nomi prestigiosi della cultura italiana, come Tomaso Montanari, Enrico Dal Pozzolo, Piero Badaloni, Sandro Cappelletto, Gianluigi Colalucci, Vittorio Emiliani, Chiara Frugoni, Antonio Paolucci, Salvatore Settis. LAND Comunicazioni dispone di un vasto archivio dedicato all’arte e al paesaggio italiano. Circa 700 ore di materiale girato in 4K, HD o Digital Betacam.

Fonte https://www.museivaticani.va/content/museivaticani/it.html

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