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LE CORSAIRE – la nuova produzione del Teatro alla Scala e la prima su LaScalaTv

Teatro alla Scala

LE CORSAIRE

Coreografia
Manuel Legris
da Marius Petipa e altri

Musica
Adolphe Adam e altri
selezione Manuel Legris arrangiamento Igor Zapravdin
orchestrazione Thomas Heinisch e Gábor Kerény

Scene e costumi
Luisa Spinatelli
Assistente scene e costumi Monia Torchia

Direttore
Valery Ovsyanikov

Luci
Andrea Giretti

Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
Con la partecipazione degli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala

Nicoletta Manni (Medora) Timofej Andrijashenko (Conrad)
prove in sala . ph Brescia e Amisano Teatro alla Scala

Link Veloci:

Al Teatro alla Scala approda per la prima volta Le Corsaire nella versione firmata nel 2016 da Manuel Legris, prima sua opera di rilettura dei classici dell’Ottocento che evidenzia in pieno l’intento e l’innovazione del suo approccio coreografico, della sua ricerca musicale e drammaturgica.

Le Corsaire – Intervista a / Interview to Nicoletta Manni Timofej Andrijashenko (Teatro alla Scala)

Una trama resa più accessibile e chiara, una sensibile attenzione alla musicalità, alle relazioni tra i personaggi, saranno l’occasione per rimodulare sui ballerini scaligeri l’energia e i virtuosismi ma anche il lirismo e il romanticismo di uno dei più entusiasmanti e avventurosi ballet d’action del XIX secolo.

Dal 28 febbraio al 17 marzo saranno tre i cast che si alterneranno nei ruoli principali:

Conrad sarà interpretato da Timofej Andrijashenko, Nicola Del Freo e Mattia Semperboni; Medora da Nicoletta Manni, Martina Arduino e Alice Mariani.

Nel ruolo di Gulnare Maria Celeste Losa, Camilla Cerulli e Gaia Andreanò. Lankedem sarà Marco Agostino poi Federico Fresi e Christian Fagetti; nel ruolo di Birbanto Claudio Coviello, Rinaldo Venuti e Domenico Di Cristo e in quello di Zulmea Antonella Albano, Linda Giubelli e Alessandra Vassallo.

Il ruolo del Pascià Seyd sarà interpretato da Gioacchino Starace, Edoardo Caporaletti e Gabriele Corrado; le tre Odalische da Linda Giubelli (poi Marta Gerani, Maria Celeste Losa e Giordana Granata), Gaia Andreanò (poi Alessia Auriemma e Benedetta Montefiore) e Camilla Cerulli (poi Greta Giacon e Caterina Bianchi).

Valery Ovsyanikov

Accanto a loro i solisti e gli artisti del Corpo di Ballo impegnati al competo, e gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala. Sul podio torna Valery Ovsyanikov, che già aveva diretto la prima del balletto a Vienna.

Le Corsaire la messa in scena al Teatro alla Scala:

Tra pirati e schiavi, tempeste e rapimenti, uccisioni e cospirazioni, un pascià e il sogno in un bellissimo giardino le avventure del pirata Conrad per salvare la sua amata Medora, la ricerca di Legris si concentra sul dare verità e convinzione a ogni movimento, su una trama vicina nello spirito ai versi di Lord Byron, ma accessibile e chiara, in cui ogni passo nella sua precisione abbia significato.

Luisa Spinatelli

Il tutto esaltato dalle suggestioni orientaleggianti del sontuoso allestimento di Luisa Spinatelli, che ha inaugurato proprio firmando scene e costumi di Le Corsaire a Vienna la feconda collaborazione con le coreografie di Manuel Legris; allestimento che, passando attraverso il più recente lavoro scaligero (per la versione di Anna Marie Holmes), riprende ora rivisto e integrato seguendo la specifica struttura del lavoro coreografico di Legris.

Lavoro coreografico che evidenzia le molte sezioni create dallo stesso Legris per il Corpo di Ballo, come la Danza delle Odalische, o la Danza delle Donne corsare, e affianca perle originali da Petipa nella versione di San Pietroburgo. come ad esempio il Pas des forbans (la Danza dei Pirati) e Le Jardin animé.

Manuel Legris

Una profonda attenzione e devozione alla musicalità, catturato dalle partiture di Adolphe Adam usate quasi per la totalità del balletto intercalate con contributi di altri compositori, assemblati in collaborazione con Igor Zapravdin e arrangiati da Thomas Heinisch e Gábor Kerényi. Tra questi, per il pas de deux di Medora e Conrad Legris scelse la musica scritta da Léo Delibes per il balletto Sylvia (1876), senza ancora sapere che proprio a Vienna avrebbe poi allestito una sua coreografia per questo balletto, poi giunta anche al Teatro alla Scala come primo incontro con la Compagnia della quale sarebbe poi diventato direttore.

Alice Mariani (Medora) Mattia Semperboni (Conrad) prove in scena

La ScalaTV

Le Corsaire sarà il primo balletto ad essere trasmesso live su @lascala.tv: in diretta streaming il 1 marzo dalle ore 19,45.

Al Teatro alla Scala Le Corsaire di Legris. Dal 28 febbraio al 17 marzo sei recite con tre cast nei ruoli principali. Biglietti da € 10 a € 150 (inclusa prevendita)

Ringraziamenti: la Fondazione Milano per la Scala balletto e la Signora Aline Foriel-Destezet

Camilla Cerulli (Gulnare) prove in scena ph Brescia e AmisanoTeatro alla Scala

Calendario Date:
Martedì 28 febbraio 2023 – ore 20 – Prima rappresentazione – Turno Prime Balletto
Mercoledì 1 marzo 2023 – ore 20 – Turno P
Domenica 5 marzo 2023 – ore 20 – Turno O
Giovedì 9 marzo 2023 – ore 20 – Turno R
Venerdì 17 marzo 2023 – ore 14.30 – Invito alla Scala per Giovani e Anziani
Venerdì 17 marzo 2023 – ore 20 – Fuori abbonamento

Il Soggetto a cura di Manuel Legris Jean-François Vazelle:

Personaggi:
Conrad, corsaro
Birbanto, luogotenente di Conrad
Lankedem, padrone del Gran Bazar e poi capo (agha) dell’harem di Seyd
Seyd, pascià
Medora e Gulnare, due ragazze nobili
Zulmea, figlia di un ricco mercante
L’ancella di Lankedem
Le amiche di Medora e Gulnare
I corsari e le loro donne
Gli uomini di Lankedem

Atto I

Prologo sulla spiaggia. Al termine di una scorreria fruttuosa, Conrad, il suo luogotenente Birbanto e gli altri corsari si avvicinano alla riva. In riva al mare, Lankedem, circondato
dai suoi scagnozzi, è alla ricerca di nuovi schiavi; sa che alcune imprudenti giovani donne della vicina città nemica sono solite passeggiare sulla spiaggia. E infatti, poco dopo che
si sono nascosti, le donne compaiono spensierate, guidate dalle nobili Medora e Gulnare, e vengono rapidamente accerchiate e catturate. Da esperto qual è, Lankedem sceglie le due nobildonne, trascurando le altre, e, sotto scorta, le fa portare al bazar.

Il bazar

Tra le bancarelle variopinte, una grande folla sta facendo i suoi affari quando arrivano Lankedem e le sue due prigioniere. Convinto del valore della vistosa bellezza di Gulnare, Lankedem la affida a un’ancella perché ne perfezioni la presentazione, mentre Medora si unisce alle altre schiave. All’improvviso, il mercato si anima: entrano Conrad, Birbanto e i corsari. Zulmea, figlia di un ricco mercante, mette subito gli occhi su Birbanto, che si lascia rapidamente sedurre. Lankedem chiama Conrad e si offre di mostrargli le sue schiave. Conrad è chiaramente poco interessato a ciò che vede, così Lankedem fa entrare Medora… ed è evidentemente amore a prima vista tra i due. Lankedem, desideroso di compiacere il suo cliente, gli si offre la fanciulla in vendita. Conrad è impaziente, desideroso di concludere l’affare, ma la contrattazione viene interrotta dall’arrivo del pascià Seyd. Lankedem cambia idea: il sovrano potrebbe rivelarsi un acquirente più generoso. Affida allora Medora alla sua ancella e si precipita ad accogliere Seyd con il dovuto rispetto. Conoscendo il debole del pascià per le donne, Lankedem gli mostra le sue schiave. Di fronte alla sua mancanza di entusiasmo, fa entrare Gulnare; Seyd ne è immediatamente conquistato e dopo una breve trattativa conclude l’affare. Poi fa per andarsene, ma Lankedem lo convince ad aspettare ancora qualche istante. Viene presentata Medora, sontuosamente vestita e ingioiellata. Costretta a ballare per il pascià, la ragazza lo ignora ostentatamente, dispiegando tutto il suo fascino per Conrad. Punto sul vivo e stupito, a questo punto Seyd vuole a tutti i costi comprare Medora e fa un’offerta a Lankedem. Mentre i due uomini iniziano le trattative, Conrad dichiara il suo amore a Medora, che ricambia il suo amore ma è preoccupata dalla transazione di cui è oggetto. Il Corsaro la rassicura: andrà via conlui e con nessun altro! Ma prima che possa fare alcunché, l’accordo viene concluso e Seyd se ne va con Gulnare e Medora, le sue due nuove schiave. Conrad, deciso a riprendersi la donna amata, chiede ai suoi uomini di aspettarlo e di tenersi pronti e parte alla ricerca di Medora. I corsari, fiduciosi nel potere del loro capo, si lanciano in una danza sfrenata, presto interrotta dal ritorno di Conrad con Medora liberata. Si ode uno sparo e Conrad dà il segnale di partenza. Birbanto fa in modo che i corsari catturino Lankedem e gli schiavi, viene raggiunto da Zulmea e fuggono tutti.

Nicoletta Manni (Medora) Timofej Andrijashenko (Conrad) prove in scena .
ph Brescia e Amisano Teatro alla Scala

Atto II

Il nascondiglio dei corsari. Qui sono accumulate le ricchezze accumulate dai corsari durante le loro scorrerie e le donne dei pirati sono in attesa del ritorno dei loro compagni.
Arrivano Conrad e Medora; tutti li accolgono calorosamente e si informano della sorte degli altri. Conrad li rassicura: stanno arrivando. Dopo questo cordiale benvenuto, Medora chiede a Conrad di potersi isolare per un po’. Poco dopo tornano tutti i corsari tornano, accompagnati dalle schiave e da Lankedem. I corsari e le loro mogli festeggiano la loro riunione, raggiunti ben presto da Medora e da Conrad, che presenta a tutti il suo nuovo amore. Medora, approfittando di questo momento, lo prega di liberare tutte le schiave e Conrad ordina a Birbanto di esaudire questo desiderio. Quest’ultimo ribatte: perché rinunciare alle schiave? Ma la volontà di Medora è più forte di ogni altra cosa e Conrad rimane inflessibile, ordinando il loro rilascio immediato. Furioso, Birbanto obbedisce, giurando vendetta. Lankedem, che ha assisto allo scambio tra i due, si avvicina a Birbanto e si offre di aiutarlo.

Nicoletta Manni (Medora) Timofej Andrijashenko (Conrad) prove in sala .
ph Brescia e Amisano Teatro alla Scala

Questi, sorpreso, ascolta con attenzione e libera il prigioniero. Il piano è semplice: Lankedem gli fornirà un potente narcotico che, nascosto in una rosa, farà cadere Conrad in un sonno profondo. Birbanto si convince e chiede alla sua amata Zulmea di portare il fiore a Medora, che – egli pensa – non mancherà di offrirlo al suo amante. Tornati a casa, Conrad e Medora danno libero sfogo ai loro sentimenti, finché non arriva la scaltra Zulmea, recando il fiore avvelenato. Come previsto, in uno slancio d’amore e pensando al loro primo incontro, Medora lo offre al suo innamorato. Conrad, commosso da questo gesto, ne respira a lungo il voluttuoso profumo, ma ben presto, vinto da un sonno incontenibile, barcolla e cade addormentato. Medora, sconvolta, cerca di aiutarlo, mentre Birbanto e i corsari mascherati fanno irruzione. Sentendosi minacciata, Medora afferra il pugnale di uno di loro, lo ferisce e riconosce Birbanto. Questo imprevisto sconcerta i corsari e Birbanto, che cede a un momento di panico: Conrad inizia a svegliarsi! Non c’è più tempo da perdere: Birbanto esorta Lankedem a fuggire al più presto e a portare Medora con sé. Conrad riprende i sensi e subito si preoccupa per l’assenza di Medora. Birbanto, nascondendo la ferita, finge di non saperne nulla. Conrad è scettico, ma tutti gli altri, per solidarietà, confermano le sue parole. Turbato, ma non avendo scelta per il momento, Conrad dà l’ordine di partire: bisogna assolutamente ritrovare!

Alice Mariani (Medora) prove in scena ph Brescia e Amisano Teatro alla Scala (2)

Atto III

Il palazzo di Seyd

Qui tutto è lusso e voluttà… Il pascià Seyd è circondato dal suo harem e da Gulnare, che è diventata la sua favorita e sembra perfettamente soddisfatta della sua nuova condizione
e dell’opulenza di cui gode. Arriva Lankedem con Medora e la consegna immediatamente al Pascià. Disorientata, la giovane donna si tranquillizza quando vede l’amica Gulnare, che la conduce nelle proprie stanze. Inebriato dai suoi eccessi e reso euforico dal ritorno di Medora, Seyd nomina Lankedem agha, cioè capo del suo harem e, per celebrare l’evento, invita le odalische a intrattenerlo. Intanto, davanti al palazzo, i corsari cercano un modo per entrare. Conrad chiede loro di nascondere il volto: devono apparire a tutti come pellegrini. Giunge Lankedem e si informa delle loro intenzioni; gli stranieri dicono di
non volere altro che l’ospitalità del pascià.
Conoscendo la generosità del sovrano, Lankedem si offre di intervenire in loro favore. Nel frattempo, il pascià si abbandona ai suoi sogni voluttuosi: la sua mente vaga in un “giardino animato”, dove gli appaiono Medora e Gulnare. Qualche tempo dopo le schiave, divertite, attorniano il loro padrone ancora addormentato, e il loro fermento sveglia il pascià dal suo torpore. Lankedem entra e gli chiede di accogliere i pellegrini, che vengono fatti entrare. Presto Medora e Gulnare si uniscono alla compagnia e stupiscono della presenza degli stranieri. Conrad si rivela discretamente a Medora. La giovane donna, felice ma inquieta, cerca di distrarre l’attenzione di tutti. Conrad decide di passare all’azione senza ulteriori indugi: si rivela, subito imitato dai suoi corsari, e neutralizza Lankedem e Seyd. Lo sguardo sospettoso di Medora è attratto dall’unico corsaro con il volto ancora coperto; essa gli si avvicina e lo smaschera. È proprio lui, Birbanto! Medora rivela a Conrad la vera natura del traditore: la ferita che le ha inferto ne è la prova. Conrad non ha più dubbi, tanto più che, quando si avvicina a Birbanto, questi sguaina il pugnale e lo assale Nello scontro, Birbanto viene ferito a morte. Tutti sono sconvolti da questo inaspettato esito fatale, ma devono fuggire, prima che le truppe del Pascià possano intervenire. Gulnare declina l’invito di Medora a seguirla, preferendo rimanere con il suo nuovo padrone.

Gaia Andreanò (Gulnare) Christian Fagetti (Lankedem) prove in sala ph Brescia e Amisano Teatro alla Scala

Epilogo

Mentre Medora si riprende dalle emozioni tra le braccia dell’amato Conrad, i corsari si preparano a salpare. L’imbarco avviene rapidamente, ma poco dopo si scatena una tempesta che inghiotte la nave. Mentre il mare si calma, la luna si alza nel cielo e illumina
Conrad e Medora, che sono riusciti a raggiungere la riva. Ringraziando il cielo per averli salvati, si giurano amore eterno.

Traduzione a cura di Arianna Ghilardotti

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