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Lelio Luttazzi – Souvenir d’Italie il documentario su Rai3 celebra l’artista in smoking

Lelio Luttazzi

Souvenir d’Italie

il documentario su Rai3

Sono un pessimo spettarore del protagonismo altrui
– Lelio Luttazzi

Il documentario su Lelio Luttazzi vede un cast di nomi conosciuti del panorama artistico italiano:

al centro, Lelio Luttazzi – 1949 Archivio*
Stefano Bollani, Drusilla Foer, Rossana Casale, Massimiliano Pani, Fabio Fazio, Rosario Fiorello, Dario Salvatori, Bobby Solo, Pupi, Avati, Simona Molinari, Lorenzo Hengeller, Riccardo Rossi, Gabriele Centis, Giovanna Famulari, Steve Della Casa, Massimo Moriconi, Donatella Luttazzi, Santino Mirabella, Rossana Luttazzi, Camilla Baresani, Remo Anzovino

Il docu-film scritto e diretto da Giorgio Verdelli, coprodotto da Rai Documentari e MAD Entertainment con il contributo di Rai Teche, va in onda il 3 marzo alle 21:25 su Rai 3.

Lelio Luttazzi e Mina – Archivio*

Lelio Luttazzi è stata una delle figure più rappresentative del periodo magico in cui musica, teatro, cinema e televisione parlavano un linguaggio comune fatto di grande scrittura, “sense of humor” ed eleganza.

Sophia Loren e Lelio Luttazzi – Archivio*

La sua vita e la carriera artistica si intrecciano con la nostra storia recente con molti incroci narrativi a partire dalla Trieste multiculturale che segnerà tutta la sua formazione. L’intento del documentario è raccontare un grande artista, ma anche una vicenda umana mai troppo approfondita ed esaminata, forse per l’estrema signorilità e riservatezza di questo “portatore sano di smoking” come lo definì Enrico Vaime.

Ed è proprio in smoking che Francesco Montanari ci narra alcuni momenti della vita artistica di Lelio Luttazzi.

Ma chi è mai stato Lelio Luttazzi? Sono tante le definizioni possibili, tutte parziali: uno showman riluttante, un compositore minuzioso, capo orchestra sornione, cantante per caso e pianista per vocazione, attore, scrittore e regista con la missione dello swing.

Lelio Luttazzi a Studio Uno con Mina, Gemelle Kessler, Caterina Caselli, Sandie Shaw

Il docufilm procede su questo doppio binario, da una parte il racconto d’epoca, col fascino di musica e show televisivi scolpiti nella nostra memoria e, dall’altro, la storia del clamoroso errore giudiziario subito da Luttazzi. Un errore che ha ferito una persona integerrima e geniale mai realmente “risarcita” dai media, anche per il suo estremo pudore.

Teddy Reno e Lelio Luttazzi – Archivio*

Tra i punti di forza le performance vocali e strumentali appositamente realizzate, da artisti come Stefano Bollani, Bobby Solo, Drusilla Foer, Simona Molinari, Remo Anzovino, Giovanna Famulari, Lorenzo Hengeller e Rossana Casale conferiscono un tocco spettacolare e inedito al progetto, la cui narrazione si completa con i contributi, tra gli altri, di Fiorello, Fabio Fazio, Pupi Avati, Riccardo Rossi, Massimiliano Pani e della figlia Donatella Luttazzi.

La testimonianza esclusiva della moglie, Rossana Luttazzi, la quale ha messo a disposizione il materiale della fondazione e quello dell’archivio privato, ha conferito al docufilm un tocco inedito e intimo che fa di questo un vero documentario “in levare” ovvero con lo swing che era la cifra espressiva di Lelio Luttazzi.

*Immagini dal sito @lelioluttazzi.it

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