Un mondo di sogni animati – dal 6 luglio tornano gli anime di Miyazaki al cinema

Un mondo di sogni animati – dal 6 luglio tornano gli anime di Miyazaki al cinema

Un mondo di sogni animati

dal 6 luglio tornano gli anime di Miyazaki
al cinema

  • Ponyo sulla scogliera
  • Kiki – Consegne a domicilio
  • Il castello nel cielo
  • Il mio vicino Totoro
  • Si alza il vento

La rassegna Un mondo di sogni animati targata Lucky Red e dedicata ai film dello Studio Ghibli torna al cinema con cinque film del maestro Hayao Miyazaki.

Dal 6 luglio al 30 agosto arriveranno sul grande schermo Ponyo sulla scogliera, Kiki – Consegne a domicilio, Il castello nel cielo, Il mio vicino Totoro e Si alza il vento.

Un appuntamento attesissimo dagli appassionati che la scorsa estate hanno affollato le sale cinematografiche per seguire la prima edizione della rassegna che ha totalizzato oltre 1 milione di Euro di incasso.

GLI APPUNTAMENTI DELL’ESTATE 2023

L’estate Studio Ghibli inizia con Ponyo sulla scogliera, al cinema dal 6 al 12 luglio, che proprio quest’anno compie 15 anni!

Si continua dal 13 al 19 luglio con una maldestra strega e una gatto di nome Jiji: Kiki – Consegne a domicilio, film tratto dall’omonimo romanzo di Eiko Kadono.

Dal 27 luglio al 2 agosto è la volta de Il castello nel cielo, premiato nel 1986 in Giappone come “Miglior film d’animazione”.

Festeggia il 35° anniversario dall’uscita in Giappone l’immancabile Il mio vicino Totoro, che sarà in sala dal 10 al 16 agosto.

Chiude la rassegna il candidato al Premio Oscar Miglior Film d’Animazione Si alza il vento, al cinema dal 24 al 30 agosto.

La Storia di Ponyo:

Ponyo

Quando ha cominciato a lavorare a Ponyo sulla scogliera, Hayao Miyazaki è partito da una sola immagine: la figurina di un pesce con la faccia di una bambina. L’ha ripetuta diverse volte, sullo stesso foglio, e poi l’ha colorata con gli acquerelli: il rosa che sfuma nel rosso e il rosso che quasi naturalmente ritorna rosa.

Non è andato avanti per mesi interi. Non sapeva che cosa fare. Era indeciso, tormentato. Ha appeso il disegno a una delle pareti del suo studio, e intanto ha provato a guardarsi attorno, a cercare nel mondo circostante una fonte di ispirazione. Che cos’è che manca? Di che cos’è che ho bisogno?

Ponyo doveva essere un film gioioso, per bambini. Miyazaki sapeva solamente questo. Sosuke, il piccolo protagonista, ha appena 5 anni. Eppure è estremamente maturo. Rappresenta un punto di contatto tra il mondo degli adulti e l’infanzia. Di più: è l’innocenza con cui, a volte, i più piccoli guardano alle cose e alle persone.

Ponyo

Ponyo è un sogno. Dinamico, potente, bellissimo. Alcune sequenze conservano una velocità e una forma straordinarie: pensate a quelle ambientate nelle profondità marine, tra pesci e creature senza nome. Altre scene, invece, sono ancorate alla fissità dei colori e dei pastelli, come in una favola. Ma in questo film non c’è solo il tema dell’infanzia. C’è la famiglia, a cui Miyazaki è sempre stato legato. E c’è pure la capacità di andare oltre i luoghi comuni e i pregiudizi.

Sosuke vuole bene a Ponyo. E le vuole bene nonostante tutto. È la sua amica, la sua confidente, è – in un certo senso – una parte della sua anima. Ed è disposto a fare qualunque cosa pur di aiutarla. Anche imbarcarsi in un’avventura che non sembra avere una via di uscita.

Per Miyazaki, i bambini sono i protagonisti ideali. Perché sanno ricordarci con pochissimo – un’espressione o una pausa – ciò di cui noi, gli adulti, possiamo essere capaci. La vita è terribile, spesso persino mostruosa. Noi, però, dobbiamo resistere e insistere. E dobbiamo farlo ricordandoci che non siamo mai veramente soli. Con noi, ci sarà sempre una persona come Ponyo: pronta a sostenerci e ad ascoltarci. Con noi, ci sarà sempre un amico.

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